ALGHERO – Come se nulla fosse accaduto, l’anno nuovo per il Consiglio Comunale si apre seguendo lo stesso andazzo del precedente: una convocazione con una miriade di punti inevasi, alcuni molto datati, che si trascinano da mesi. Come sempre accaduto in passato sarebbe stato opportuno fare un incontro tra i capigruppo per “ripulire” l’agenda e ripartire con le tematiche realmente legate alla cronaca e alle esigenze della cittadinanza. Ma tant’è, agire in questo modo sembra troppo impegnativo.
La notizia legata alla nuova seduta consigliare non è solo questa, ma un’altra molto più succulenta dal punto di vista politico e amministrativo ovvero “l’interpretazione del Prg Comunale vigente”. Questo il modo in cui l’amministrazione Bruno ha indicato la questione della Lottizzazione di Calabona che niente altro è che una “variante urbanistica”. Un passaggio atteso da molti anni dal proprietario del terreno, ovvero il costruttore Scognamillo, che permetterebbe nell’area interessata di realizzare interventi immobiliare del valore di diversi milio di euro. Del resto siamo nel colle di Calabona. Qui una nuova colata di cemento porterebbe alla creazione di costruzioni dalla vendita al metro quadro molto esosa. Un vero toccasana per l’imprenditore che, come detto, attende una risposta su questo intervento immobiliare già da diversi lustri.
Ci sono da fare alcune riflessioni: la prima che riguarda il tema. Per anni molti esponenti oggi in maggioranza, quando sedevano nei banchi della minoranza, hanno fortemente criticato le varianti urbanistiche chiedendo a gran voce, e anche con segnalazioni ad organismi terzi e girotondi vari, di approvare il Puc e mettere fine a questa pratica. Dunque se oggi, come detto più volte dallo stesso sindaco e degli assessori competenti, ci si troverebbe vicini all’approvazione del Piano Urbanistico, converrebbe attendere qualche mese e dare una risposta non solo agli interessati di Calabona, ma a tutta la città.
La delibera è stata già portata in aula, di tutta fretta, il 22 dicembre. Ma la stessa maggioranza, assalita da qualche dubbio ed eventuali ricorsi di terzi e pare pure qualche paventato intervento di altri organismi, ha deciso di ritirare il documento. Adesso eccolo ritornare al secondo posto dell’agenda consigliare. I rappresentanti di Forza Italia, 5 Stelle, Partito Democratico si erano già espressi attaccando la compagine bruniana. Alcuni avevano anche domandato il “perchè di questa accelerazione, quando il Puc sarebbe dietro l’angolo”. Restano intatti questi interrogativi e, ancora una volta, come spesso accaduto in questi mesi, la precaria aggregazione di centrosinistra sarà messa alla prova. Ma è probabile che la “maggioranza liquida” possa superare anche questo ostacolo.
Nella foto il lotto interessato dalla delibera che ritornerà venerdi in Consiglio
S.I.