ALGHERO – Come al solito la propaganda, la gazzosa, come la chiama qualcuno, si scontra con la realtà. Ed è cosi, che numeri alla mano, il capodanno, in termini di presenze turistiche, non ha garantito quei flussi auspicati che avrebbero potuto garantire maggiore giro d’affari per le attività e un’occupazione degli alberghi per più giorni. Infatti, come risulta dalle parole del rappresentante di categoria Stefano Visconti, solo per una notte, ovvero il 31, c’è stato il quasi sold-out che, ovviamente, riguarda le sole strutture aperte. Insomma, per entrare nei numeri, negli hotel sono arrivati 1.160 turisti circa spalmati sulle 7 attività disponibili su 45 alberghi presenti sul territorio per un totale di 8.000 posti letto.
“Dobbiamo lavorare perchè i turisti restino un po’ di più e anche gli sforzi negli eventi, almeno penso, debbono essere maggiormente concentrati su quei giorni a ridosso del capodanno, altrimenti rischiamo di disperdere energie e forze dedicandoci a manifestazioni, seppur di valore, che però sono unicamente destinate ai residenti”, commenta Visconti. Altro elemento negativo la quasi totale mancanza di stranieri. L’assenza dei voli non può essere una scusante. Se la “destinazione Alghero” fosse forte, a fronte anche delle ingenti somme spese per il mese di capodanno, i villeggianti da oltre Tirreno non sarebbero fermati dall’assenza di collegamenti diretti ma avrebbero potuto usare gli scali di Olbia e Cagliari per giungere nella Riviera del Corallo. Ma questo fa ancora una volta emergere che il centro catalano, come meta turistica, è ancora molto debole e necessità di attrattori forti e originali, con anche maggiori e moderni servizi, utili a trattenere i visitatori anche in bassa stagione.
Alla domanda su cosa avrebbero potuto fare Comune e Meta sugli eventi, la risposta di Visconti è laconica. “Almeno consultarci, visto che avevano annunciato che ci sarebbe stata un filo diretto con il settore imprenditoriale e in particolare il sistema ricettivo”. Questo, spiega sempre il leader di categoria, “unicamente per provare a dare qualche suggerimento in considerazione anche delle richieste ed esigenze degli alloggianti” che, a quanto pare, di quei 1000 negli alberghi, ben pochi sono scesi al porto per il 31. Insomma, parlare di scommessa vinta è a dir poco un azzardo o meglio un ennesimo spot privo di fondamento. La realtà, come confermato anche da Visconti, è che Alghero ha potenzialità enormi e continua a trovare alto gradimento nei villeggianti regionali in particolare in quelli del sud Sardegna, ma bisogna attuare delle politiche culturali, di eventi e azioni di marketing turistico mirate per avere delle ricadute tangibili e non accontentarsi di titoli e post su facebook.
Nella foto Stefano Visconti
S.I.