ALGHERO – “Riqualificazione dell’immobile, potenziamento dell’offerta in un’ottica di ammodernamento degli spazi interni e decoro sul Lungomare. La Lepanto, una delle attività storiche nel campo della ristorazione e del turismo in città, affronta passaggi decisivi per il futuro, con l’obbiettivo di sanare definitivamente gli abusi edilizi oggetto fin dal 1996 di specifiche ordinanze sindacali, in cui si intimava l’abbattimento di parte della veranda realizzata senza alcuna autorizzazione”. Cosi dall’amministrazione Bruno su una questione che non mancherà di creare polemiche e su cui pende già una denuncia alla Procura della Repubblica per presunti abusi edilizi non sanati (ancora) dall’ente pubblico.
“Le interlocuzioni in corso tra Amministrazione e gestori dell’attività stanno conducendo verso una soluzione condivisa. Tra gli atti immediati l’alienazione dei locali di proprietà del comune (sottostante il lastrico) con bando pubblico, e l’eliminazione della restante parte abusiva del ristorante. L’attività avrà così l’opportunità di riutilizzare e riqualificare gli spazi pubblici prospicienti in linea con la normativa vigente sulla concessione del suolo pubblico e migliorare l’area anche dal punto di vista del decoro e della fruizione. L’ordinanza odierna, a firma del dirigente del settore Pianificazione del Territorio e Sviluppo Economico, annulla in autotutela l’atto n.3 del 1999 a firma dell’allora dirigente del settore Urbanistica ed Edilizia Privata, che prevedeva – erroneamente – l’immissione in possesso al patrimonio comunale dell’immobile abusivamente realizzato in Lungomare C. Colombo, angolo via Carlo Alberto 135, applicando l’art.6 della L.R. 23/1985 in luogo del previsto art.9 della stessa legge regionale”.
Nella foto la veranda della Lepanto
S.I.