CAGLIARI – “Le dichiarazioni del ministro Galletti sono le stesse di due anni fa del suo predecessore Orlando e del premier Letta: un copione collaudato in cui si distribuiscono colpe un po’ qua e un po’ là, una frase fatta sull’abusivismo, un’altra sulla “burocrazia”, si ripete la promessa di sbloccare soldi che sono tenuti fermi da loro stessi e infine la promessa di nuove risorse. Una toccata e fuga per poi scappare verso l’aereo ed essere colti da amnesia sugli impegni e sulle strette di mano già mentre si mette il primo piede sulla scaletta”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta le dichiarazioni del ministro dell’Ambiente.
“Se tutti insieme abbiamo tirato un sospiro di sollievo nel constatare che questa calamità non ha mietuto vittime, non possiamo condividere la soddisfazione ostentata nelle conferenze stampa rituali del giorno dopo, perché persiste un sistema congegnato non tanto per garantire sicurezza ma solo per tenere immune da responsabilità lo Stato centrale e scaricare tutto sulla Regione, sui sindaci e sui cittadini, senza che vengano assicurati mezzi adeguati. Non si può pensare che tutto sia rimesso alla prontezza dei sindaci, alla macchina. regionale, alla mai ringraziata Brigata Sassari, ai media ed ai cittadini. E’ a questi ultimi che, ancora segnati dall’esperienza del 2013, hanno dimostrato senso di responsabilità e capacità di reazione di fronte al pericolo va riconosciuto il vero plauso. Spiace che invece non sia stata spesa neppure una parola per una comunità che ha reagito e che sta ancora spalando il fango. Forza Italia ha già dichiarato che assicurerà il massimo sostengo ai provvedimenti che la Giunta porterà in Consiglio per supportare le zone colpite dal maltempo”.
“La logica della strumentalizzazione, purtroppo vista in passato, non ci appartiene, perché non porta niente di buono a chi vive le conseguenze della calamità sulla propria pelle. Tuttavia non consentiremo che il Governo e i suoi apparati scappino ancora una volta dalle responsabilità e su questo auspichiamo che anche la maggioranza sappia fare fronte comune. Mentre nel 2013 la Regione si è attivata subito, stanziando 24 milioni prima, poi altri 56 dei Lavori Pubblici ed ulteriori 60 con l’ultima Finanziaria approvata nella scorsa Legislatura, quelle del Governo sono rimaste quasi totalmente parole. Poiché nei quasi due anni trascorsi dai tragici eventi del 2013 Renzi, subentrato a Letta, ha governato per circa venti mesi, il Governo non può pensare di liberarsi riciclando le stesse promesse e scaricando sempre la responsabilità su Regione e Comuni”.
“Questi ultimi devono fare la loro parte, ma l’esecutivo adotti i provvedimenti urgenti richiesti dai Comuni e già dalla imminente legge di stabilità prevede risorse e mezzi adeguati per poter affrontare la questione più rilevante. Perché il vero nodo da affrontare è nelle mani del Governo: quello di assicurare risorse, opere e mezzi efficaci per evitare che si verifichino i disastri anziché sbloccare soldi e procedure solo dopo che la calamità è già avvenuta. I Governi non hanno mantenuto le promesse né su questo aspetto né sulla questione successiva all’emergenza e, di fronte al verificarsi della stessa situazione, di danni ingentissimi e alla paura non c’è alcuna soddisfazione per chi in queste ore ha la casa invasa dal fango. Le promesse di due anni fa – ha concluso Cappellacci- non bastano. Roma dia risposte concrete”.
S.I.