ALGHERO – Il teatro dell’assurdo. Sempre più spesso, nostro malgrado, si creano delle situzioni kafkiane tra amministratori, comunicatori e oppositori. Su temi diversi. Ultimo quello dell’igiene urbana. Questa la cronologia: l’amministrazione, in pesante ritardo rispetto quanto annunciato, sceglie la socità che ha vinto l’appalto. Il più oneroso del Comune. 8milioni all’anno per cinque anni. Nessuna conferenza stampa. La notizia trapela (col nome esatto della società che ha vinto: Ambiente 2.0 e viene, giustamente già indicato, dal sito che l’ha pubblicata, che si tratta di una società controllata dal gruppo Biancamano proprietario al 100% dell’Aimeri).
Esce la comunicazione ufficiale del Comune senza il nome della società aggiudicataria ma solo col commento (a che cosa non si sa) dell’assessore Cacciotto. Le opposizioni si scatenano evidenziando la continuità col passato con un servizio, a giudizio di tutti, compresi gli attuali amministratori, pessimo. Ma, le stesse opposizioni, stanno commentando una notizia (ancora) non “ufficiale” visto che il nome non è stato reso ufficiale. A questi attacchi risponde, giustamente, l’amministrazione senza però ancora citare (assurdo) il nome dell’azienda vincitrice dell’appalto. Alghero, si sa, è strana. Ma forse stiamo veramente facendo il possibile per realizzare un romanzo postumo del grande Kafka oppure semplicemente occorre che qualcuno si faccia, ogni tanto un bagno di umiltà e ammetta le proprie lacune.
Forse era meglio dire: “è vero che Ambiente 2.0 è, di fatto, una nuova Ameri, ma col nuovo appalto non faremo le stesse castronerie che ci hanno portato al disastro di questi anni. Questa comunicazione, forse, suona meglio. Più onesta, almeno.
Nella foto l’organigramma societario di Biancamano (100% Aimeri) che controlla l’ati Ambiente 2.0
S.I.