CAGLIARI – “La paventata chiusura del Contact center Sky di Sestu è estremamente preoccupante, un altro tassello in quel processo che sembra inarrestabilmente impoverire la Sardegna. Se dovesse rispondere a verità sarebbe una catastrofe, con mille famiglie sul lastrico e un danno spaventoso per il territorio dell’Area metropolitana di Cagliari e di Sestu in particolare, dove molti dei lavoratori risiedono. È assolutamente prioritario scongiurare la chiusura di una infrastruttura dotata di personale altamente professionalizzato, uno dei più importanti centri di assistenza telefonica d’Europa. Eppure non si è sentita nessuna presa di posizione da parte della Giunta regionale, che sbandiera fantomatici accordi con Huawey e Microsoft ma assiste impassibile alla tragedia che si sta consumando a Sestu.” Lo denuncia il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, che chiede un intervento urgente di Pigliaru sul Governo nazionale per mettere in campo ogni azione utile ad impedire l’eventualità dell’ennesima delocalizzazione nell’Est Europeo di una importante realtà economica italiana.
“I Riformatori non sono certo anti europeisti. Ma diventa sempre più difficile comprendere un’Europa che impedisce a Regioni come la Sardegna di applicare forme di fiscalità di vantaggio e nel contempo favorisce questa sorta di inaccettabile dumping occupazionale, una concorrenza sleale di Paesi che permettono lo sfruttamento dei lavoratori, praticamente privi di ogni tutela e perciò più a buon prezzo”, conclude Cossa.
Nella foto il centro Sky di Sestu
S.I.