Chiusura punti nascita: è allarme

CAGLIARI – Come in una roulette russa. Il punto nascita del Sulcis Iglesiente – grazie alla fusione tra il Sirai di Carbonia e il Santa Barbara di Iglesias – resta in vita, per ora. Il rischio di una chiusura è però altissimo, visto che il salvataggio è avvenuto per tre nascite in più rispetto alla soglia minima dei 500 parti. Il pericolo, dunque, è solo rinviato. Il grido d’allarme arriva dal capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu: “La chiusura di nove punti nascita in Sardegna è davvero una follia.

“Un’offesa al territorio isolano – evidenzia il rappresentante centrista – Il Sulcis Iglesiente salva una struttura solo attraverso la sinergia tra i due principali ospedali del distretto, ma ogni anno si partecipa alla lotteria della possibile chiusura considerato il decremento demografico in molti centri”. L’affondo è scontato: “La chiusura di questi complessi sanitari rappresenta un salto all’indietro di un secolo – conclude Rubiu – Invece di pensare di ridurre lo stipendio faraonico dei direttori pensano di chiudere i raparti cancellando i servizi essenziali sul territorio”.

Nella foto un punto di nascita

S.I.