“Entrate, guerra con armi di carta”

CAGLIRI – “Dopo essersi più volte presentato al cospetto di Renzi col cappello in mano, ora Pigliaru indossa un elmetto di carta e va alla guerra contro Gentiloni brandendo una spada di compensato.” Così il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde commenta la svolta belligerante di Pigliaru nei confronti del Governo Gentiloni. “Sbagliava prima, quando in modo imbarazzante per i sardi esaltava gli stanziamenti vecchi e il restyling dei fondi ordinari che venivano contrabbandati da Renzi come fondi aggiuntivi nel Patto per la Sardegna, e non tentava nemmeno di essere nominato commissario straordinario per l’attuazione del Patto”.

“E sbaglia oggi nel metodo: quelle sul tavolo –denuncia Tedde- sono giuste rivendicazioni di portata epocale, che non si possono fare con una letterina che è utile solo ad ingannare qualche buontempone e a fargli credere che la Regione è pronta a combattere per i diritti negati dei Sardi. Un miliardo di euro di crediti verso lo Stato, la vertenza latte per la quale il Ministro Martina ha solo simulato un intervento di 100 milioni di soldi dei sardi, 100 milioni di risorse negate alle province sarde e il caso la Maddalena sono solo alcuni degli esempi dell’atteggiamento levantino dei governi Renzi e Gentiloni contro la Sardegna. Occorre reagire e agire –attacca l’ex sindaco di Alghero- chiedendo un incontro immediato a Gentiloni e creando un gruppo di lavoro costituito da Ministri e Assessori che in due mesi analizzi i problemi e metta in campo le soluzioni nominando un commissario per la loro attuazione. Con le letterine e le spade di compensato –chiude il consigliere regionale di Forza Italia- non si vincono le guerre.”

Nella foto Marco Tedde

S.I.