PORTO TORRES – Non si ferma il declino de territorio. L’are del Nord-Ovest della Sardegna sembra entrata in un tunnel da dove ancora non si vede la luce. Molto è legato alla conduzione politica dei maggiori comuni, ma non solo. Infatti è palese che, nonostante ci siamo alte rappresentante locali in seno alla Regione, questa zona della Sardegna pare da anni abbandonata a se stessa.
Uno dei tanti esempi è quanto accaduto negli ultimi giorni a Porto Torres. A segnalarlo l’imprenditore Bastianino Spanu. “Il disegno politico per annientare la nostra città è quasi completato: Porto Torres alla deriva, la politica incapace, colpevole e complice, è responsabile delle violenze e dei soprusi che questa città ha subito e ancora oggi sta subendo”. Parole pesanti come macigni che nascono da una notizia: “la Regione ha revocato i fondi per il Travel Lift, troppi ritardi nell’iter, l’assessore Manichedda cerca nuove fonti di finanziamento”.
Ma per Spanu “da qualsiasi punto di vista la si guardi, Porto Torres è oggi una città alla deriva, incapace di ritrovare una rotta dopo essere stata portata a sbattere sugli scogli da una classe politica “a tutti i livelli” , che ha la colpa di aver chinato la testa ai Mamma Santissim per un pugno di lenticchie. Senza una forte ribellione sociale contro chi vuole mettere la parola fine al nostro territorio, Porto Torres non esisterà più. Sveglia!”
Nella foto (da facebook) Bastianino Spanu
S.I.