SASSARI – Due bandi ministeriali, uno per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (Msna) e uno per i richiedenti asilo e rifugiati (detti ordinari), sono le procedure alle quali parteciperà l’amministrazione comunale di Sassari per attivare una serie di servizi che possano garantire il rispetto dei diritti. Un articolato percorso di accoglienza che deve attivare forme di collaborazione tra l’amministrazione comunale ed enti del privato sociale e terzo settore a vario titolo coinvolti nell’accoglienza e nella protezione di migranti e rifugiati.
I servizi minimi che si vogliono garantire riguardano la mediazione linguistico-culturale, l’accoglienza materiale, l’orientamento e l’accesso ai servizi del territorio quindi l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento scolastico per minori. A questi si aggiungono l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento lavorativo, all’inserimento abitativo, all’inserimento sociale, a quello legale e alla tutela psico-socio-sanitaria. «Dobbiamo dare a questi giovani un futuro migliore – ha detto il sindaco Nicola Sanna – oltre che la capacità di formarsi, per avere le giuste competenze e avere un futuro e una capacità di autonomia nel nostro paese ma, soprattutto, nel loro». «L’obiettivo è potenziare la capacità ricettiva del sistema di seconda accoglienza per i minori migranti arrivati in Italia senza genitori o parenti e per coloro che richiedono asilo – afferma l’assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda –. È anche occasione di nuove opportunità di lavoro in considerazione dei numerosi servizi che devono essere garantiti».
Per poter partecipare ai bandi ministeriali, l’amministrazione ha quindi attivato due distinte procedure per selezionare i soggetti attuatori degli interventi da proporre al finanziamento. In particolare, i soggetti aggiudicatari dovranno, in una prima fase, collaborare col Settore Coesione sociale e pari opportunità per la progettazione delle azioni previste dal bando Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Per l’ammissione al finanziamento, la proposta progettuale sarà presentata dal Comune al ministero. Solo in caso di ammissione al finanziamento ministeriale i soggetti aggiudicatari dovranno, in qualità di enti attuatori, occuparsi della gestione delle azioni e degli interventi. Gli importi pro-capite giornalieri stabiliti dall’amministrazione variano dagli 80 euro per i minori ai 40 euro per gli ordinari, e sono il frutto di un’analisi comparativa tra la realtà territoriale regionale e le diverse realtà nazionali in cui è attivo lo Sprar. Le tipologie di accoglienza che possono essere proposte vanno dai gruppi appartamenti alle strutture di piccole, medie e grandi dimensioni, oltreché le strutture residenziali per i minori.
L’amministrazione ha voluto però esprimere una preferenza per le proposte che prevedano contesti di dimensioni ridotte, così da valorizzare i progetti che hanno come finalità l’accoglienza diffusa. Sarà così premiato un approccio di “accoglienza integrata”, sperimentato e sviluppato negli anni nell’ambito dello Sprar, nell’ottica di un percorso che miri all’integrazione e all’inclusione sociale. Le proposte progettuali per le due procedure di gara dovranno essere presentate rispettivamente entro le ore 12 di martedì 14 marzo 2017, per i progetti Sprar destinati ai minori stranieri non accompagnati, e entro le ore 12 di mercoledì 15 marzo 2017, per i progetti Sprar destinati ai richiedenti asilo e rifugiati (ordinari).
Nella foto Nicola Sanna
S.I.