CAGLIARI – Cinque anni e otto mesi di reclusione, quattro mesi in meno rispetto alla condanna di primo grado. E’ quanto deciso dai giudici della Corte d’Appello di Cagliari nei confronti di Silvestro Ladu, l’ex capogruppo di Fortza Paris nel Consiglio regionale accusato di peculato aggravato. Questo nell’ambito dell’inchiesta sull’uso dei fondi destinati ai gruppi consiliari. Accolta totalmente la richiesta formulata nella requisitoria dal sostituto procuratore generale Maria Grazia Genoese. L’esponente politico era accusato di aver speso per scopi non istituzionali 280mila euro, provenienti dal fondo destinato al suo gruppo nella legislatura 2004-2009.
Mentre Francesca Barracciu, posizione differente vista la declinazione di aggravamento del reato di peculato, ha deciso di non farsi esaminare in Aula e presenterà delle dichiarazioni spontanee. Questa la strategia difensiva scelta dall’avvocato Franco Luigi Satta, difensore dell’ex sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi. La Procura contesta all’ex consigliera regionale una somma di 81mila euro relativa alla legislatura 2004-2009, soldi del gruppo Pd destinati all’attività istituzionali ma che l’accusa ritiene siano stati spesi illegittimamente. Con l’udienza estiva, praticamente il suo processo sarà arrivato vicino alla conclusione. A giorni è attesa la decisione del Tribunale sugli altri indagati rispetto alla decisione di archiviazione o di rinvio a giudizio e dunque, vedendo in casi in esame, di quasi certa condanna tanto che diversi leader politici coinvolti starebbero pensando al patteggiamento per ridurre la pena e soprattutto la radiazione dalla vita pubblica e privata, da perpetua a quinquennale.
Nella foto Silvestro Ladu
S.I.