Salvalastoria: rinasce il Cantar

ALGHERO – Il sito del Cantar è una costruzione ombrosa, un tempo collegata alla cava di pietra sulla scogliera sottostante. Sotto la volta a botte, una sorgente di acqua fresca per ristoro e conforto, quando i picadors della cava sottostante, fin dal Quattrocento lavoravano sotto il sole o la pioggia per estrarre i cantoni che sono stati usati per costruire la città antica. E i pescatori, sulla rotta della costa occidentale, si fermavano per rifornirsi d’acqua. Davanti alla costruzione, i lavatoi in pietra dove le donne povere andavano a sciacquare i panni. Ma il Cantar non era solo un’utilità per l’Alguer storica, era anche il luogo dello svago fuori porta. Qui avvenivano le scampagnate delle famiglie algheresi, che nella buona stagione, a piedi o su carri, si recavano per una giornata al mareper poi rifugiarsi all’ombra della costruzione. La cava di estrazione, ancora ben evidente nella scogliera sottostante, è antichissima e gran parte della città del 400 e del 500 è realizzata proprio con i cantons della costera del massacà. Dietro il fabbricato che custodisce la fonte, una grotta naturale dai colori sfumati d’azzurro simili a quelli della grotta di Nettuno è un piccolo regalo, dicono le leggende, del dio Nettuno alla principessa del Cantar.

Dimenticato dalla città, ricoperto dall’incuria, dagli arbusti e dai rifiuti, il sito del Cantar è stato “riscoperto”, riportato alla luce da un gruppo speleologico guidato da Ferruccio Zarini. La recente scomparsa di Zarini, ripropone il problema della fruizione del luogo che costituisce un tassello importante della cultura della città catalana. Il 5 marzo Legambiente Alghero e l’associazione “Storie di Alghero”, con l’Amministrazione comunale di Alghero, promuovono un’azione di recupero del sito che prevede bonifica, pulizia, ripristino dello stato dei luoghi del Cantar, oltre alla ripulitura dell’antica cava sulla scogliera antistante. La ditta Ampra y Gitta di Alghero ci fornirà il materiale di consumo. Il punto di ritrovo per tutti quelli che vogliono intervenire domenica 5 marzo alla ore 10,30 è sulla strada litoranea per Bosa, davanti al Cantar, sul parcheggio segnalato col cartello kilometro 1. Guanti e sacchi saranno pronti sul posto.

Nella foto il sito del Cantar all’inizio della strada che collega Alghero con Bosa

S.I.