CAGLIARI – “Una squadra di governo rinnovata che ha davanti a sé una sfida ambiziosa, nel momento in cui la nostra azione riformista mostrerà la capacità di produrre sempre più risultati tangibili”. Con queste parole il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha voluto presentare al Consiglio regionale, richiedendo espressamente di fare comunicazioni a cui far seguire il dibattito, diversamente dal passato, la nuova formazione della sua Giunta. Di questa, con il giuramento in Aula, ora fanno parte Barbara Argiolas (Turismo, Artigianato e Commercio), Giuseppe Dessena (Cultura e Pubblica istruzione), Filippo Spanu (Affari generali e Personale), e Pier Luigi Caria (Agricoltura). In apertura delle dichiarazioni, il presidente Pigliaru ha ripreso le parole che la componente femminile dell’Aula ha affidato all’intervento della consigliera Annamaria Busia, in occasione dell’8 marzo, sottolineando l’importanza del tema e proponendo un lavoro comune sulle politiche di genere.
Da qui Francesco Pigliaru ha proseguito ripercorrendo il lavoro portato avanti sinora. Tra i passaggi fondamentali il Patto con il governo, che risponde all’esigenza di mitigare gli svantaggi dati dalla condizione di insularità, la riforma della sanità con la nascita dell’ATS, la legge di contrasto delle povertà estreme (REIS), la riforma degli Enti locali e la programmazione territoriale, il programma Iscol@, il risanamento di IGEA e il lavoro su vertenze come Alcoa e Eurallumina, la lotta alla peste suina, la ripresa di Abbanoa, la strada Sassari Olbia. “Abbiamo molto lavorato per risolvere situazioni di crisi ereditate dal passato e affrontato riforme strutturali e progetti strategici essenziali per la Sardegna, che nel passato non si è avuto il coraggio di affrontare”, ha spiegato il Presidente della Regione “Come tutti gli interventi strutturali, questi non cercano un consenso facile e tempestivo, non producono risultati immediatamente tangibili. Eppure questi risultati arriveranno, e in tempi ragionevoli per aiutare la Sardegna a uscire da una lunga crisi e per ricostruire nei cittadini la fiducia nella politica, nella sua capacità di cambiare in meglio le cose attraverso riforme coraggiose, profonde, anche faticose, perché non si può cambiare la realtà senza toccare privilegi e rendite di posizione.”
Completare con risultati forti il grande investimento in riforme fatto in questi anni è il primo dei tre compiti che Francesco Pigliaru ha assegnato alla sua Giunta rinnovata, citando tra le priorità la lotta contro la dispersione scolastica e quella contro lo spopolamento, la rete ospedaliera, la piena attuazione del Patto e l’operatività della nuova continuità territoriale, le politiche di destagionalizzazione per il turismo, l’apertura dei cantieri a La Maddalena. Al secondo punto, continuare l’azione riformatrice, a partire dall’Urbanistica “in dirittura d’arrivo”, la riforma della Regione, il piano per le zone interne, l’agricoltura di precisione e la finanza pubblica, evidenziando come sul tavolo aperto con il Governo ci siano ancora “questioni su cui non cederemo di un passo, in particolare sugli accantonamenti.” Terzo compito è l’inclusione sociale. “Abbiamo puntato molto sulle politiche attive per il lavoro, ma le politiche nazionali che avrebbero dovuto essere un complemento essenziale delle nostre politiche regionali non sono state all’altezza delle aspettative”, ha detto Francesco Pigliaru. “È giunto il momento di intervenire per garantire maggiore inclusione sociale nell’immediato, con politiche sul lavoro e sul welfare: azioni e strumenti sono già pronti ad essere messi in campo.”
“Vogliamo avere un’azione di governo e legislativa all’altezza della sfida, con una maggioranza più forte, coesa e aperta alle migliori energie e proposte di quest’Aula, perseguendo la maggiore inclusione possibile: non credo alle corse in solitario”, ha dichiarato Francesco Pigliaru. “Condividere chiare priorità e lavorare duro insieme come una vera squadra per raggiungere gli obiettivi che alimentino speranza e fiducia, evitando conflitti, incomprensioni, miope litigiosità interna. Questo è il messaggio alla nostra maggioranza e il migliore contributo che possiamo dare come centro sinistra per combattere la deriva populista e demagogica. Questa concretezza, questo pragmatismo devono essere la fonte di ispirazione del nostro agire collettivo nei prossimi due anni.”
Nella foto il presidente Pigliaru e l’ex-segretario del Pd Soru
S.I.