ALGHERO – Nonostante la data delle elezioni comunali sia apparentemente ancora non così vicina ad Alghero c’è grande fermento. O meglio inizia a palesarsi un’effervescenza che fino pochi mesi fa era solo sotterranea. Del resto, anche se la scadenza naturale dell’attuale amministrazione di centrosinistra sarebbe nel 2019, sono in molti a giurare che non si arriverà alla fine viste le varie vicissitudini che coinvolgono l’amministrazione, da quelle politiche fino alle vari questioni processuali e inchieste regionali.
Ed un primo, importante tassello nel puzzle del panorama politico locale, è stato fissato in questi giorni con la definitiva “messa alla porta” dei Bruniani da parte del Pd. Un passaggio di non poco conto, considerando i diversi assessori e consiglieri comunali che dovranno cercarsi “casa”. E questo sta già causando delle frizioni interne alla maggioranza. Del resto la segreteria dem di via Mazzini, in linea con i regolamenti nazionali, lo ha chiarito in più di un’occasione: “il partito non è un tram, però se alcuni degli attuali amministratori dovessero andare all’opposizione dell’amministrazione Bruno, il discorso si potrebbe riaprire”.
Nel frattempo, proprio nella sede del Pd, c’è stato un incontro tra alcune forze politiche dell’area di centro e anche centrodestra con lo stesso partito di Renzi al fine di discutere dell’agro algherese e superare l’obbrobrio della variante appena approvata. Obiettivo, raccogliendo le istanze di tutti i residenti della bonifica, è quello di chiedere l’annullamento di quell’atto che, di fatto, già certifica il fallimento nella gestione di questo tema da parte dell’assessorato competente. Ma è sui temi, sulle grandi questioni che sono tutti conosci che si debba costruire il “dopo-Bruno”. Un periodo che, direttamente o indirettamente, ha preso avvio da circa il 2011 ovvero dalla fine anticipata della seconda amministrazione Tedde. Ed anche nell’area dell’unico consigliere regionale oggi presente a Cagliari che ci sono, da tempo, intense interlocuzioni e incontri proprio per iniziare a definire un quadro utile a superare l’attuale stagnazione politica e soprattutto amministrativa che vede, al netto di proclami, titoloni e annunci, Alghero entrare nell’attuale stagione turistica nelle stesse (precarie) condizioni della scorsa.
A parte l’attività di Forza Italia connessa al gruppo consigliare e al coordinamento cittadino, c’è anche un gran fermento nei cosi detti “movimenti civici”. A guidare questo percorso, già da tempo, è Azione Alghero condotta da Marco Di Gangi, ma stanno emergendo anche altre realtà, già palesatesi, come Circolo Popolare Europeo e il Circolo Terrestri, ma non solo. Infatti, anche se per adesso trapela poco, ci sarebbe della nuova vivacità, dopo un periodo di stallo, in seno a diversi ex-amministratori, tra cui anche Alberto Bamonti e Gianni Martinelli. Due “uomini di peso” in termini elettorali che potrebbero perfino creare un nuovo soggetto. Inoltre, è già in forte ripresa l’attività di altre forze di centro-destra, come Riformatori, Fratelli d’Italia e il neonato gruppo di Noi con Salvini. Il voto è più vicino di quanto sembra, almeno questo segna il termometro della politica cittadina e, vista la necessità di superare un lustro di devastante stallo, sono sempre più probabili alleanze atte a superare i vecchi steccati e basate sui grandi temi. Al fine, però, di affrontarli e di risolverli. E non di annunciarli solo sui giornali.
Nella foto il Consiglio Comunale di Alghero
S.I.