Servitù militari: Pigliaru succube

CAGLIARI – “Perfino una forza politica come la nostra, che è lontana anni luce dall’antimilitarismo di una certa sinistra e dalla logica delle dismissioni senza riconversioni, non può non stigmatizzare l’atteggiamento succube di una Giunta che in un anno e mezzo ha ottenuto un solo risultato, peraltro negativo: il ripristino della servitù militare nell’isola di S. Stefano. Otto mesi fa il presidente disse che era imminente la sua convocazione in Consiglio dei Ministri e invece il Governo è andato avanti per conto suo, mentre i ministri continuano a frequentare la Sardegna solo nei resort e a snobbare le sedi istituzionali”.

Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna. “Dopo aver aperto tavoli inconcludenti, propinato all’opinione pubblica comunicati stampa in cui si parla delle solite interlocuzioni e aver pronunciato in ogni occasione la parola riequlibrio, Pigliaru rimane con un pugno di mosche in mano e l’unico passo compiuto è all’indietro. Ci faccia capire in quale direzione dovrebbe andare questo riequilibrio, perché, se fosse quella di un ampliamento delle servitù, film già visto proprio con governi nazionali di sinistri, perfino noi che siamo vicini ai militari e lontani dai centri sociali, saremmo contrari”.

Nella foto Santo Stefano

M.S.R.