CAGLIARI – “Zedda non firmi l’ordinanza sugli orari di chiusura dei locali – lo affermano il Coordinatore dei Riformatori Alessandro Palomba ed i Consigliri Comunali Giorgio Angius e Raffaele Onnis. “Cagliari non è Las Vegas, recitava il titolo di una trasmissione radiofonica di qualche anno fa, e nessuno pretende di farla diventare come la città del Nevada, ma se parliamo di Cagliari città turistica non possiamo permettere che gli sforzi fatti in questi ultimi anni in tale direzione vengano vanificati”.
“Non possiamo far finta di nulla su quello che è un servizio non solo offerto ai turisti ma anche agli stessi cittadini, senza considerare la grande opportunità occupazionale data ai tanti cagliaritani (più o meno giovani) che lavorano nel settore, sia come imprenditori che come dipendenti. È necessario trovare un accordo che soddisfi il legittimo benessere dei cittadini residenti e gli interessi della città dal punto di vista sociale, turistico e occupazionale. L’assessore Cillocu afferma che la decisione del Tavolo Tecnico si basa su dati Arpas 2014 e che oggi le cose sono cambiate, tra le altre cose non tutto il quartiere Marina è classificato allo stesso modo. La decisione è stata presa unilateralmente dai funzionari del Tavolo Tecnico, la successiva partecipazione degli Organi Politici non ha portato a nessuna soluzione in senso opposto.”
“Come Riformatori chiediamo l’immediata riapertura del confronto, attorno al tavolo non si siedano solo i tecnici ma anche i politici, il Comitato dei Residenti e le associazioni dei commercianti e dei ristoratori.
Non si possono prendere le giuste decisioni senza il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati”.
Nella foto Cagliari
S.I.