“Gli algheresi sono stati traditi”

ALGHERO – “L’amore per la propria città lo si può esercitare in modi diversi. Chi ha in mano il timone del Comune – come nel caso che andrò a descrivere – può incidere direttamente sul tessuto socio-economico, mettendo in pratica i propri progetti senza alcun vaglio, mentre chi non si trova ad amministrare direttamente una città, non potendo governare i processi, in particolare quelli legati alla cosa pubblica, non può far altro che suggerire e proporre idee e iniziative, come spesso mi è capitato negli anni”. Cosi il consigliere comunale e dirigente del Pd, ma in questo caso Presidente Fipe – Confcommercio, Federazione italiana pubblici esercizi, Enrico Daga che commenta le manifestazioni realizzate dall’amministrazione Bruno e Parco di Porto Conte nel periodo della Primavera.

“Fatte queste premesse, e per i motivi arcinoti emersi anche recentemente, sottolineando il mio percorso distinto e distante dall’attuale amministrazione, in veste di Presidente provinciale di Fipe Confcommercio, insieme alle rappresentanze delle borgate, agli operatori culturali e titolari di diverse attività, abbiamo sottoposto al Parco di Porto Conte l’idea di concepire una manifestazione che potesse racchiudere in un unico cartellone le peculiarità dell’ agro di Alghero, mettendo a sistema le sagre, gli eventi, la ristorazione, e i numerosi appuntamenti già realizzati negli anni passati, con l’ aggiunta di piccoli ma significanti eventi artistici di inequivocabile valenza culturale e richiamo turistico, con l’obiettivo di esaltarne le eccellenze, in raccordo col centro urbano. Nonostante in una prima fase le relazioni col Parco e amministrazione, in particolare con il direttore ed alcuni assessori fossero ben avviate, nel momento in cui dalle enunciazioni ci si è spinti ad affrontare il tema con il dovuto pragmatismo, tutto si è arenato, con lo sgomento di tutti”.

“In questi giorni, come un fiume carsico, l’argomento è riapparso, fuori tempo massimo e in tutto il suo squallore. E’ cosi che abbiamo scoperto, con grande rammarico e dolore, che per le borgate e le iniziative sono destinati pochi spiccioli, mentre per la così detta “comunicazione” pare siano state assegnate, con affidamento diretto ad una società di Milano, svariate migliaia di euro con annesso “spacchettamento”. Il tutto estromettendo l’originario gruppo di lavoro. Questo, per me, e non solo, se fosse confermato, sarebbe il chiaro, ennesimo, segnale di tradimento verso la nostra città. Mi riferisco ad un tradimento politico, sociale e anche sentimentale di un sindaco verso la propria comunità – e chi si spende per essa – che oggi attraversa uno dei periodi più difficili di sempre. Dico questo anche perchè ogni euro dovrebbe essere lasciato nel territorio: che c’entrano le società di Milano in affidamento diretto per un banale incarico?”

“Spero di essere smentito pubblicamente su questa assurda scelta, altrimenti ci dicano quello che a tutti è evidente, che quest’altra pagina vergognosa della peggiore amministrazione di sempre ha un nome ed un cognome. Uno sgarbo insopportabile per un’altra medaglietta di cioccolato? Per concludere: Alghero ce la farà. Sono altri anni anni persi e ci vorrà tempo per recuperare, ma con le migliori forze sociali, politiche e culturali siamo già in moto per dare una speranza a tutti noi e ritornare a provare a far uscire Alghero da questo oscurantismo che sta affamando tutti. Tranne, forse, i pochi che si accontentano di una pacca sulla spalla”.

Nella foto Enrico Daga

S.I.