ALGHERO – Mentre il sindaco ha già fatto l’atto per limitare gli orari, che pare contravvenga le leggi vigenti [Leggi], i titolari delle commissioni ricordano il lavoro svolto e da svolgere. “Tempo investito bene – spiega Giusy Picone, presidente della VI Commissione – con incontri mirati tra i quali quello con Salvatore Demontis primo firmatario della proposta di legge in Consiglio regionale sul tema, insieme alla consigliera del comune di Sassari Lisa Benvenuto. E poi incontri con la direttrice del Serd, con gli psicologi, per ottenere una base solida su cui elaborare la mozione unitaria che ha postato il Consiglio comunale a chiedere al Sindaco Mario Bruno di adottare le azioni conseguenti. Il lavoro non è finito, si continua”. Altre due sedute di commissione si sono succedute per ulteriori e doverose riflessioni.
“Al centro abbiamo messo la necessità di distinguere le attività commerciali nate solo per il gioco, lecito, da altre che svolgono altro tipo di attività ma che ospitano al loro interno le cosiddette “macchinette”. Serve appunto – precisa Picone – una riflessione che abbiamo girato congiuntamente, maggioranza e opposizione, al primo cittadino. Modificando la mozione, abbiamo chiesto un integrazione dell’ordinanza del 31 marzo scorso che non conteneva, sia chiaro, alcuna intenzione punitiva nei confronti degli imprenditori che svolgono le attività all’interno delle regole (invece per la categoria le conteneva, vista le proteste di questi giorni) [Leggi]. Abbiamo inoltre constatato che all’interno delle sale da gioco viene svolto un adeguato lavoro sia di controllo che di inviti a non esagerare da parte degli esercenti nei confronti dei giocatori. Cosa che invece non si verifica negli altri esercizi in cui l’attività preminente è di altro tipo”.
“Resta invece alto il richiamo ad operare sul problema culturale da risolvere, attraverso l’istituzione di un Osservatorio, e la definizione della collaborazione tra amministrazione – servizi sociali e il SERD; l’attivazione attraverso la Consulta per lo Sviluppo economico, le scuole e la Consulta del volontariato di forme di collaborazione per lavorare sulla prevenzione. Diverse amministrazioni hanno assunto provvedimenti in tal senso e numerose regioni si sono dotate di una legge apposita – aggiunge Franca Carta, presidente della IV Commissione – e sono davvero soddisfatta del lavoro congiunto che maggioranza e opposizione hanno svolto per lavorare dapprima ed approfondire poi un tema così importante come la ludopatia che non trova distinzioni politiche quando ci si deve attrezzare per contrastarne gli effetti sociali.”
Nella foto le due commissioni riunite sul tema della Ludopatia
S.I.