ALGHERO – Non c’è pace per l’amministrazione Bruno. Se, in altri tempi, forse meno in ginocchio per la crisi economica, sociale e politica, fosse accaduta la metà delle cose che stanno avvenendo in questi ultimi tre anni, i governanti, sindaco in testa, si sarebbero già dimessi. Invece, eccoci qua a raccontare l’ennesima grave inadempienza rispetto agli atti realizzati da una partecipata. In questo caso, ancora una volta, si tratta della Fondazione Meta.
Dopo l’approdo in Procura con le indagine sulla nomina del direttore, sulla creazione dell’ufficio Urp, adesso scoppio l’ennesimo caso vista la decisione a firma dello stesso direttore della Fonazione, Paolo Sirena, del bando per l’assunzione del personale. Una procedura che agli occhi di tutti, anche i profani della materia, era parso subito come una sorta di “stabilizzazione”. Una scelta, quella di mantenere il personale, che sarebbe stata anche legittima e condivisibile, ma si sarebbe dovuta fare nei termini regolari e non come pare sia stata realizzata e annullata dal direttore. Una scelta dovuta anche al lavoro fatto dai consiglieri di opposizione di Forza Italia Alghero che hanno segnalato l’incongruità dell’iter ricordando anche che il direttore della Meta, stipendiato lautamente per scelta dell’amministrazione Bruno, quando sarebbe bastato indicare un presidente-direttore, avrebbe dovuto vigilare dall’inizio e non avviare un concorso che, visto quanto scritto da lui, non rientra totalmente nei crismi di legge.
Nella foto Paolo Sirena col sindaco Bruno
S.I.