Bruno cinico scarica Usai e va avanti

ALGHERO – “Se è vero che gli amici si vedono nei momenti di difficoltà di certo Mario Bruno non è amico di Antonello Usai. Le dichiarazioni del sindaco, immediatamente dopo la vicenda giudiziaria che ha colpito Usai, sono state del tipo: io non c’ero e se c’ero non sapevo o guardavo da un altra parte anzi forse in quel momento non ero nemmeno sindaco. Non una parola significativa di solidarietà o la volontà di difenderne l’operato, al contrario l’immediato tentativo di scansare ogni responsabilità seppure indiretta. Ha anche ammesso ciò che dovrebbe essere una umiliazione per lui, ma che ormai tutta la città ha capito da tempo, cioè che il sindaco non conosce gli atti della sua stessa amministrazione”. Cosi i movimenti e partiti Ncd, Patto Civico e Psd’Az che, come normale e giusto che sa, commentano il gravissimo momento attuale dell’amministrazione Bruno che è stato travolta da arresti eccellenti e dal disfacimento della Giunta. [Leggi]

“Tuttavia però è proprio il sindaco, volente o nolente, che ha la responsabilità degli atti della sua amministrazione, è il sindaco che ha la responsabilità di guidare la giunta, ad iniziare dalla scelta degli assessori, ed ancora il sindaco che è a capo della struttura burocratica, quindi dei dirigenti e dei dipendenti tutti. Di certo il cinismo col quale Bruno ha scaricato il suo vicesindaco e i suoi collaboratori, facendo finta che la cosa non lo riguardi nel solo tentativo di tenersi stretta la poltrona, è preoccupante per il futuro della città oltre che umanamente molto triste. E pensare che per ben due volte Antonello Usai ha consentito a Mario Bruno di raggiungere i suoi obiettivi. Senza l’Udc infatti Bruno avrebbe perso le elezioni e non sarebbe diventato sindaco, la seconda quando, rientrando in maggioranza, l’Udc ha ridato a Bruno i numeri per continuare ad amministrare.

“Oggi il leader dell’Udc è diventato per Bruno un peso, deve allontanarsi il più possibile da lui, gli serve però che i consiglieri dell’Udc continuino come niente fosse, possibilmente in silenzio, a sostenere la maggioranza magari facendogli ricoprire gli stessi ruoli che sono stati sino a ieri ricoperti da Usai. Ma siamo certi che l’Udc saprà reagire . Ciò che interessa il sindaco non è certamente amministrare Alghero, non lo ha mai fatto nei tre anni passati, gli serve piuttosto esclusivamente mantenere la posizione che potrebbe essergli utile per continuare la sua personale carriera politica, magari in qualche altro ruolo. Appare surreale che il sindaco, nel bel mezzo di una tempesta che investe la sua amministrazione, pensi ad esaltare i tre anni passati, senza combinare nulla, e che provi a far credere che i prossimi due serviranno a raccogliere i frutti di ciò che in realtà non ha seminato. Non una parola sui fatti, non una autocritica, non una presa di posizione che rassicuri sull’attività dell’amministrazione. Usa cinicamente il problema che ha colpito la sua amministrazione, incurante delle vicende personali di chi è direttamente coinvolto, per continuare a mistificare una realtà che è esattamente il contrario rispetto a quella che ci viene raccontata”.

“La realtà invece è che, senza Antonello Usai, l’esperienza politico-amministrativa di Mario Bruno è finita.
Potrà anche provare a vivacchiare per i prossimi due anni, potrà anche continuare a far suonare l’orchestrina, ma la nave sta affondando e l’unica preoccupazione per tutti, sindaco in primis, d’ora in avanti sarà quella di assicurarsi un posto in una scialuppa senza preoccuparsi dei veri problemi della città. Noi pensiamo che la solidarietà verso i compagni di viaggio e l’assunzione di responsabilità, anche se indiretta, da parte di un sindaco sia uno dei segni distintivi che fanno di un sindaco la giuda affidabile di una coalizione e di una comunità. Girarsi dall’altra parte, evitare sistematicamente i problemi parlando d’altro, abbandonare i propri compagni di viaggio secondo le convenienze è invece un comportamento che non si addice a chi vorrebbe fare il leader”.

Nella foto i rappresentanti delle tre sigle

S.I.