ALGHERO – Era attesa per questa mattina, ma è durata più del previsto ed è arrivata a ridosso dell’ora di pranzo la sentenza del Tribunale del Riesame rispetto alla vicenda esplosa in seno al Comune di Alghero riguardante l’assegnazione dello spazio pubblico di Maria Pia dove insiste il campo di atletica. Annullata l’ordinanza restrittiva (il divieto di dimora ad Alghero) nei confronti di Antonello Cuccureddu ed Efisio Balbina che, dunque, da oggi potranno recarsi quando vorranno nella Riviera del Corallo.
Revocata anche la misura cautelare, degli arresti domiciliari, nei confronti di Antonello Usai, Giansalvo Mulas e Giancarlo Chessa. I componente del collegio, Giancosimo Mura, Elena Meloni e Sergio De Luca, hanno deciso (come spesso accade quando non c’è possibilità di reiterare il reato, pericolo di fuga o inquinamento delle prove) di allentare la morsa dei confronti dei protagonisti della nota vicenda che ha ottenuto anche la ribalta nazionale. Le motivazioni saranno rese note più avanti e comunque da adesso inizio l’iter per la realizzazione del processo che vede, tra i reati, oltre la turbativa d’asta anche l’induzione a compiere favore che prevedono pene molto pesanti.
Una buona notizia per le persone che potranno così ritornare alla vita normale soprattutto per l’ex-campione di calcio che, all’inizio, erroneamente, da molti media nazionali, era stato indicato come “arrestato”. Così non era e adesso anche la minima misura nei suoi confronti è stata annullata. Resta, però, a livello politico e amministrativa l’assoluta gravità di quanto accaduto e soprattutto i passaggi emersi dalle intercettazioni e dalle carte che vedrebbero solo per questa vicenda un totale di 200 pagine di controlli, per un totale di quasi 3.000 cartelle suddivise in 12 faldoni riguardanti, pare, due anni di indagini nei confronti dell’amministrazione Bruno. Sono attesi, prossimamente, ulteriori sviluppi anche su altri temi.
Nella foto (dalla Nuova Sardegna) l’ex-vice-sindaco Usai con gli avvocati
S.I.