ALGHERO – Ozieri, Thiesi così come Arzachena, e tanti altri centri, fanno le barricate per difendere la sanità, Alghero no. Anche su questo tema soffia il vento del periodo più anormale e fuori dal comune che abbia mai vissuto questo periodo. Dopo anni di comitati, sfilate, incontri e soprattutto promesse, slogan e annunci, la sanità algherese è in coma. Appesa ad un filo e l’attuale sindaco, Mario Bruno, che sulla sanità investi molto del suo impegno politico, oggi, procede come se il tempo si fosse fermato a diversi anni fa.
Ma invece non è così, bisogna reagire, compiere azioni forti e senza tentennamenti. Come avrebbe dovuto, sempre il Primo Cittadino (proprio in quanto primo cittadino) fare sul porto e aeroporto, visto il prezioso tempo perso. Stesso discorso per Palacongressi, Surigheddu, Mamuntanas 4 corsie per Sassari, piano Bonifica e altri temi centrali che vedono soccombere questo territorio per una politica assente se non per il piccolo cabotaggio. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’attuale amministrazione pare abbia un orizzonte che non va oltre il cimitero. Non arriva a Rudas. E questo pesa in maniera devastante su tutti i temi, soprattutto quelli principali e fondamentali per una comunità come sono proprio si servizi sanitari. Questo, ancora di più visto che la popolazione algherese è composta per la grande maggioranza da anziani. Insomma, nonostante Alghero abbia delle potenzialità immense, oggi non ci sono prospettive per i giovani, ma neanche per i vecchi. Allegria.
Nella foto Alghero di notte
S.I.