ALGHERO – Luna di miele finita. E non da adesso, ma già da molti mesi, troppi. Giustamente le attività, che rappresentano la spina dorsale dell’economia cittadina, hanno dato fiducia, atteso e, nonostante, le critiche di immobilismo subite, hanno ancora dato fiducia all’amministrazione Bruno e ai suoi rappresentanti nelle partecipate e in Consiglio Comunale, ma niente. Sono stati “traditi” come lo sono stati gli algheresi rispetto alle vere e reali esigenze di un territorio che sopravvive come i suoi governanti ma nulla di più. Infatti, è evidente che quelli che sono gli auspici anche dei firmatari di questo importante documento è che Alghero esca dalla palude e ritorni ad alzare la testa e primeggiare nei settori che l’hanno resa celebre ovvero Turismo e Commercio e in generale in tutti i settori produttivi.
“Il comparto turistico di filiera, ricettività, commercio, servizi e ristorazione, – scrivono Confcommercio Alghero, Consorzio Turistico Riviera del Corallo, Club di Prodotto Domos – costituisce la linfa economica vitale della città, e come tale per sua natura dovrebbe poter incidere sulle scelte strategiche e di sistema. Da sempre, attraverso le proprie rappresentanze, ha dialogato con le diverse amministrazioni succedutesi alla guida della città con l’obiettivo di migliorare il valore del prodotto turistico algherese, nella consapevolezza che il successo del comparto turistico ricade a beneficio tanto delle imprese coinvolte e dei loro lavoratori, quanto della collettività algherese in generale. Tale spirito di collaborazione ha caratterizzato fin dal principio le relazioni dei rappresentanti del comparto con l’Amministrazione Comunale in carica”.
“Ad oggi, si deve prendere atto con rammarico che la lealtà, la collaborazione, le proposte operative, provenienti dalle imprese sono rimaste per larga parte senza adeguato riscontro. Nel merito, giova ricordare quanto segue:
Il comparto delle imprese riunite in Associazione aveva proposto l’istituzione di una Consulta Tecnica per il Turismo a regia pubblica, ben diversa da quella omnicomprensiva a seguito costituita dall’Amministrazione, che sarebbe dovuta diventare collettore di idee e iniziative da tradurre in strategie a favore della promozione turistica del territorio. La Consulta voluta dall’Amministrazione, viceversa, si è rivelata essere uno strumento inefficacie all’ottenimento dello scopo”.
“Il comparto delle imprese non è stato reso puntualmente edotto circa l’ impiego delle risorse finanziarie raccolte mediante l’istituzione dell’imposta di soggiorno. Secondo le imprese, l’utilizzo delle risorse finanziarie derivanti da istituzione tassa di soggiorno sarebbero dovute essere destinate allo sviluppo del comparto turistico e al sostegno delle imprese, cosi come previsto dalla Legge. l comparto delle imprese evidenzia il mancato coinvolgimento in Fondazione Meta dei privati, come Statuto prevede, e ancor di più la scelta di escludere la presenza del comparto produttivo sia dal Comitato Scientifico che dal Consiglio di Amministrazione. Pur avviate da Amministrazione e Direzione Meta varie interlocuzioni volte al miglior impiego delle risorse delle quali la Fondazione dispone, materiali ed immateriali, non si è mai arrivati alla definizione di una linea di azione comune da seguire. Vale la pena ricordare a tal proposito la disponibilità e l’impegno del comparto concretizzatosi con la messa a punto delle linee guida per la strategia e il progetto della “Destinazione Alghero”, cui l’Amministrazione, al momento, non ha inteso dedicare le risorse economiche necessarie. A puro titolo esemplificativo, basti verificare lo stato nel quale versa il Sito Alghero Turismo, ad oggi monolingue quindi assolutamente inadeguato alle occorrenze di una località turistica, che si orienta prevalentemente ad un turista di caratura internazionale”.
“Il comparto delle imprese turistiche segnala la mancanza, da mesi, del referente politico dell’Amministrazione, nella persona dell’Assessore al Turismo. Assenza, quest’ultima, inconcepibile in una località che punti decisamente sul fenomeno turistico. Preso atto per quanto suddetto di una situazione di stallo dentro la quale, suo malgrado, versa anche il comparto turistico, in mancanza di un rapido e riscontrabile cambio di passo, le Associazioni firmatarie della presente nota saranno costrette a prendere atto della mancanza di qualsivoglia reale intenzione da parte dell’Amministrazione di operare nel concreto interesse dello sviluppo turistico della località”.
Nella foto un incontro del Consorzio Turistico Riviera del Corallo
S.I.