ALGHERO – “La Presidente della sesta commissione Bilancio, finanze e demanio, tributi, Giusy Piccone, per ben due volte ha rimandato la discussione relativa alla ripartizione equa della tassa di soggiorno su tutto il territorio comunale”. Cosi Tonina Desogos – Comitato di Borgata di Maristella su un altro dei temi che vedono l’amministrazione fallace. Anch’esso connesso direttamente al Turismo. Infatti i litorali, vista l’assenza di altre attrattive, diventano centrali nell’offerta ai visitatori e, ad oggi, come detto dalla Desogos sono ancora sporchi
“Nel frattempo sono trascorsi lunghi mesi, è arrivata l’estate espiagge, strade e borgate a nord di Alghero si presentano ai turisti in condizioni pietose. Nemmeno una parte degli oltre 400 mila euro di tassa di soggiorno attraverso i quali, ogni anno, le strutture ricettive a nord di Fertilia contribuiscono alle casse comunali ritornano indietro sotto forma di investimenti in decoro urbano. Porto Conte è presa da questa amministrazione come una vacca da mungere senza tuttavia cibarla affinché produca sempre di più ma anzi, pare cerchino di farla morire di fame. Dove è finito il denaro delle due estati trascorse? Non si ha vergogna nell’affermare che Alghero è una e non si vuole differenziare mentre poi, per ben due anni, i territori a nord di Alghero sono rimasti senza investimenti nel decoro urbano dopo gli oltre 800 mila euro versati? Incredibile quindi l’atteggiamento della maggioranza che pare non capire che investire su Porto Conte significa ridare slancio all’intera città di Alghero”.
“Eppure i dati inconfutabili sono sotto gli occhi di tutti: la classifica delle attrazioni più apprezzate di Alghero, secondo l’internazionale tripadvisor, ne vede ben otto delle prime dieci situate a nord di Fertilia. Giusy Piccone si assuma quindi le sue responsabilità e dica, senza ulteriori tentennamenti, cosa vogliono fare lei e la sua maggioranza con la tassa di soggiorno, chiudendo la questione senza più rimandare o accampare scuse infondate che la squalifichino politicamente per la loro ridicola inconsistenza”.
S.I.