CAGLIARI – Attentato a Dorgali. Alle 2.30 circa della notte ignoti hanno fatto esplodere un ordigno di fronte a una porta del centro di accoglienza del comune del centro sardegna. L’esplosione ha distrutto completamente una porta e provocato ingenti danni a una parte della struttura. Se l’ordigno, piazzato all’esterno dell’edificio, dove sono ospiti 64 immigrati, fosse stato sistemato all’interno, avrebbe ucciso molte persone. I detriti sono volati a circa trenta metri e sul terreno è rimasta un’enorme voragine
“Un atto vile e inqualificabile, contrario ai principi e alle regole su cui si fonda la civile convivenza.” Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru definisce l’attentato ai danni della struttura di Dorgali. “La Sardegna che conosce e mette in pratica il valore della legalità lo condanna fermamente”, prosegue il presidente Pigliaru. “La nostra isola ospita la sua parte di migranti, come tutte le regioni. La quota che ci spetta non deve essere superata, e ancora lo ribadiamo con fermezza. Ma ribadiamo anche che l’accoglienza è un dovere – conclude Francesco Pigliaru -, e per questo continuiamo a lavorare con impegno a un modello diffuso, in accordo con i territori, che è l’unico vero modo per garantire l’integrazione.”
Nella foto i carabinieri sul posto dell’attentato
S.I.