SASSARI – Sembra di stare sulla plancia di comando di una nave, con tanto di schermo radar, strumenti di navigazione e timone, cartografia elettronica e apparecchiature radio per le comunicazioni. Dal ponte si assiste a un’emergenza fra le onde: un porta-container in difficoltà. Non siamo in alto mare ma a Predda Niedda, al primo piano di uno stabile sulla Strada 32. All’interno dell’edificio è stato appena installato un simulatore di navigazione all’avanguardia in Sardegna. Un centro di eccellenza tecnologica con perfette repliche degli apparati di comando a bordo delle unità navali. L’iniziativa fa parte del progetto comunitario “SeReNa 2.0” promosso dell’Agenzia Regionale per il Lavoro, finanziato mediante il Programma Italia-Francia Marittimo che coinvolge Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica. Il laboratorio è stato presentato nei giorni scorsi di fronte a un pubblico di esperti e professionisti che hanno potuto verificare sul campo le potenzialità del sistema.
«È una grande opportunità per i giovani, per creare nuovo impiego e nuove imprese nel settore nautico – ha detto Massimo Temussi, direttore generale dell’Agenzia per il Lavoro – c’è necessità di una connessione reale tra il mondo dell’occupazione e quello della formazione». La struttura è rivolta agli allievi degli istituti nautici, a piloti di piccolo e medio diporto, pescatori, marinai e ufficiali della navigazione. Sarà il luogo ideale per chiunque intenda ricevere una preparazione avanzata o abbia necessità di certificazioni idonee a ogni specifico apparato.
Pierluigi Pinna e Giansimone Masia, presidente e direttore di Confindustria nord Sardegna, hanno posto l’accento sul valore aggiunto per l’intera Isola, un territorio che finalmente potrà sfruttare appieno la sua forte vocazione marittima. I dettagli tecnici sono stati illustrati da Davide Mantero della Transas, la società che ha fornito le apparecchiature: sei postazioni per 23 computer con un avanzato software di simulazione, in grado di riprodurre scenari operativi al comando di differenti imbarcazioni. Gli allievi dovranno “manovrare e condurre” pescherecci, mega yacht, navi porta container, traghetti passeggeri e persino navi da crociera. È possibile fare esercitazioni di ricerca e soccorso in mare. A portata di mano le indicazioni relative alla rotta, alla velocità, al gps, la consolle con i comandi motore e direzione, l’ecoscandaglio e il girobussola. Oltre trecento le aree geografiche d’azione memorizzate, dal porto di Genova a quello di New York. Oltretutto, essendo modulare, il sistema può essere ampliato per accogliere in futuro ulteriori funzionalità.