CAGLIARI – “L’unico atto della Giunta Pigliaru? La revoca del nuovo paino paesaggistico e la riesumazione di quello di Soru. Anziché cominciare il domani, hanno portato l’isola indietro di nove anni”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, interviene sull’indirizzo di una maggioranza politica prigioniera delle logiche e degli stessi uomini che in passato hanno bloccato la Sardegna.
“Chi afferma che la nostra revisione è stata fatta senza co-pianificazione o è in malafede o non conosce la materia di cui si occupa: la collaborazione c’è stata fino a quando il Governo e i burocrati romani hanno iniziato a non firmare verbali e a frenare. Poiché, come riconosciuto da tutti, la competenza è della Sardegna, noi siamo andati avanti fino all’approvazione definitiva. Anche in questo campo ci siamo comportati diversamente da chi predica sovranità e poi si fa dettare il compitino dai referenti romani, arrivando a revocare un atto della Regione anziché difenderlo davanti ai giudici costituzionali. Le cronache di questi giorni svelano anche che soltanto ora la Giunta ha avviato le interlocuzioni con il Governo nazionale, annunciate un anno e mezzo fa. Altra differenza sostanziale è che il nostro percorso di revisione si è articolato in tre anni di consultazione dei comuni e dei territori. L’unica comunicazione tra loro e i sindaci invece è stata una diffida per adeguare i PUC al Piano Soru”.
“Se i Comuni saranno chiamati a conformare i loro strumenti urbanistici prima al PPR vecchio, poi al nuovo (per ora solo promesso) e anche alla legge Urbanistica, evidentemente l’idea di semplificazione della Giunta regionale è lontana anni luce da quella che potrebbe essere immaginata dagli amministratori locali, dalle famiglie e dalle imprese. Nel frattempo incombono casi come quello di Funtanazza, che evidenziano una contraddizione politica grande come una montagna. Possiamo solo immaginare le dichiarazioni, le denunce, le manifestazioni della sinistra, se al posto del segretario del partito democratico, fosse stato un politico di centrodestra a proporre il progetto come quello. Lasciando il PD alle sue contraddizioni, vorremmo sapere quando Pigliaru e i suoi la smetteranno di fare annunci, che puntualmente restano tali, quando la smetteranno di disfare e non fare, di mistificare il passato anziché lavorare per il presente e per il futuro. E, fatto ben più rilevante, vorrebbero saperlo i sardi, vittime dell’ipocrisia di un centrosinistra le cui convinzioni ambientaliste sono fatte di cemento armato”.
S.I.