SASSARI – Una lettera di spiegazioni, anche di scuse alla Città ma, soprattutto, di apertura e rilancio del programma politico. È il tenore della missiva che il sindaco, idealmente, scrive a tutte le cittadine e i cittadini sassaresi, all’indomani della chiusura di un periodo di crisi che ha caratterizzato quest’ultimo scorcio di vita politica sassarese.
La lettera
«Care concittadine e cari concittadini,
come ben sapete sono state settimane difficilissime per la prosecuzione di questa esperienza amministrativa. Ho lavorato – non da solo – perché potesse proseguire questo progetto di rinnovamento della politica che pone l’interesse delle cittadine e i cittadini al centro delle scelte amministrative. È indispensabile stimolare e promuovere la partecipazione e l’inclusione democratica di tutte e tutti nel governo della propria città.
La persona che ha concretamente dimostrato di saper anteporre l’affermazione di questo ambizioso ma possibile progetto di rinnovamento, a ogni altro tipo di valutazione – giusta o legittima –, è stata Grazia Manca. Una personalità politica speciale, rara in un certo ambiente politico fatto invece di tante ambizioni personali – talvolta inutili se non futili –. Grazie alla dottoressa Manca mi è stato possibile lavorare alla soluzione della crisi politica. Per quanto il tempo trascorso sia, evidentemente, dipeso da vari fattori indipendenti dalla mia volontà, mi assumo l’onere delle scuse alla Città ma, allo stesso tempo, rifiuto categoricamente una certa immagine di immobilismo che alcuni tentano di attribuire alla mia prima giunta. Quest’ultima composta da persone speciali, serie, oneste, capaci che con assoluto disinteresse hanno dato il massimo del loro impegno, producendo risultati reali e costruendo le premesse per il raggiungimento a breve di nuovi traguardi concreti per la nostra Città. Non abbiamo mai abbandonato l’attività amministrativa neanche quando – con le dimissioni politiche della giunta –, abbiamo richiamato tutti al senso di responsabilità. Ne sono prova le diverse importanti deliberazioni necessarie a reperire nuove risorse, innanzitutto per i nostri concittadini con maggiore disagio sociale ed economico. A coloro che lasciano l’attività amministrativa, tutti noi dovremo essere sempre grati. Essi hanno dimostrato di essere uomini e donne al servizio esclusivo dell’istituzione democratica e rappresentativa dei sassaresi: il Comune.
Taluni tendono – superficialmente – a interpretare la soluzione data alla crisi come un mio cedimento a vecchie logiche che non mi appartengono e che, nel ricostituire la mia nuova giunta, non ho praticato. Voglio ricordare soltanto che, già all’insediamento della mia prima giunta, avevo messo a disposizione degli eletti in consiglio comunale – anch’essi scelti dagli elettori –, la necessità che gli stessi assumessero un ruolo di governo più aderente alla volontà degli elettori medesimi. Di quegli stessi elettori che, votando innanzitutto il sindaco e il suo programma, votano poi il partito o il movimento al quale appartengono i loro candidati preferiti.
I seggi conquistati dalle singole formazioni politiche non sono solo proprietà degli eletti. Questi devono saper rappresentare coerentemente anche la volontà politica popolare: questa si sintetizza nella scelta un sindaco che, sapendo tener conto di tutti gli eletti, non può essere immobilizzato. Un primo cittadino che, guardando all’insieme, realizza il programma per il quale ha chiesto il voto a sé e alla coalizione che lo sostiene. Un programma, il nostro, teso a ridare centralità politica, economica, culturale alla nostra città e al suo territorio, in Sardegna e fuori dall’Isola, capace di riunire tutte le sue energie per essere e sentirsi una città in cui il benessere è un traguardo da raggiungere per tutti.
In queste settimane di duro lavoro di confronto e talvolta anche di scontro, sono convinto di essere riuscito ad affermare un nuovo e autorevole quadro di vera e reciproca fiducia tra tutte le parti. Sono riuscito a riaffermare la necessità di una coerenza tra il programma approvato dagli elettori e le personalità politiche chiamate ad attuarlo. Ho varato quindi una nuova giunta che riassume la ritrovata fiducia dell’intera maggioranza di centrosinistra nel sindaco e nel programma che questa maggioranza ha proposto e approvato, in sintonia con il 66,6% degli elettori sassaresi. Un programma pienamente condiviso dalla coalizione e che la stessa vuole arricchire nel prosieguo dell’azione di governo. Non è un caso che alla nuova giunta abbia voluto consegnare il programma di mandato, presentato ai sassaresi durante la campagna elettorale e approvato dal consiglio comunale all’atto del suo insediamento. Sassari guarda avanti nel rinnovato impegno del sindaco e di tutte le forze politiche che governano la Città, la Sardegna e l’Italia ben consapevoli che attardarsi in inconcludenti diatribe interne fa male solo alle nostre comunità».
Nicola Sanna
Sindaco di Sassari