CAGLIARI – “Pigliaru tace e i sardi pagano. Ma se hai crediti per oltre 700 milioni non chiedi in prestito 180 milioni di euro”. Così Marco Tedde Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale ritorna sulla decisione dell’amministratore unico di Abbanoa di emettere obbligazioni per 180 milioni di euro, prima le iniezioni di capitale per 190 milioni da parte dei soci di Abbanoa.
“E, quindi, dei sardi. Adesso la decisione di emettere un prestito obbligazionario per la cui collocazione il gestore unico potrebbe arrivare a spendere 1 milione e 170 mila euro. E sullo sfondo il Presidente Pigliaru che sul punto fa orecchie da mercante. Pare incomprensibile – precisa il consigliere regionale algherese – che una società che nell’ultimo bilancio approvato vanta crediti verso clienti per oltre 700 milioni di euro abbia necessità di chiedere in prestito danaro i cui interessi saranno pagati dagli utenti sardi. A meno che quanto dichiarato in bilancio non sia veritiero e che in realtà la maggior parte di quei crediti non è più esigibile”.
“Il ricorso a capitali di terzi conferma, infatti, la gravissima e preoccupante difficoltà finanziaria nella quale versa il gestore unico costretto a coprire gli investimenti con risorse il cui reperimento genera passività di medio-lungo periodo. Nel quadro che si va delineando – prosegue l’ex Sindaco di Alghero – emergono una serie di criticità il cui peso è interamente posto a carico dei sardi sotto il profilo finanziario e sotto il profilo del rischio derivante dall’attivazione di un prestito obbligazionario. Suscita, inoltre, non poche perplessità la decisione di affidare le operazioni di collocamento e l’analisi della condizioni di fattibilità ad un consulente esterno pagato oltre 1 milione di euro. Certe competenze, infatti, come quella di collocare un prestito obbligazionario, dovrebbero essere in possesso di coloro che vengono scelti per svolgere incarichi manageriali e di amministrazione importanti come quelli richiesti in Abbanoa”.
“Salvo, diversamente, dover ritenere che la scelta sia avvenuta non sulla base di criteri tecnico-professionali e di esperienza ma piuttosto esclusivamente sulla base di valutazioni politiche e non meritocratiche che, invece, imporrebbero di collocare alla guida di soggetti come Abbanoa le eccellenze che il mercato offre. Ho portato le mie perplessità al riguardo all’attenzione del Presidente Pigliaru al quale con un’interrogazione ho chiesto di far chiarezza sull’apparente ambiguo e contradditorio comportamento di Abbanoa che emette un prestito obbligazionario di 180 milioni di euro mentre dichiara di vantare oltre 700 milioni di crediti esigibili, pronti da incassare. Ma il Presidente tace e i sardi pagano”.
Nella foto Marco Tedde
S.I.