Mamatita Festival prende il via

ALGHERO – Il loro grande chapiteaux è la Riviera del corallo. Hanno messo base al camping Laguna Blu, dove dormono e dove sostano i loro mezzi da viaggio. La cucina è a Lo Quarter, dove un gruppo di mamme “cuoche e volontarie” si alterna ai fornelli per tutta la truppa. Tengono corsi tra l’ex mercato civico di piazza Pino Piras e le altre piazze della città, viaggiano a bordo di un circobus stracarico del loro armamentario, da far provare a ragazzi di tutte le età, in città, in periferia, in spiaggia. Sono i giovani insegnanti di Fuma che ‘nduma, un esercito di 36 giovanissimi artisti circensi formati nelle migliori scuole di circo contemporaneo d’Italia. Da qualche giorno sono sbarcati in città al seguito di Giuseppe Porcu, algherese trapiantano da vent’anni in Piemonte. Si occupa di teatro, ma da ormai tanto tempo ha scoperto la passione per il circo e per questo mondo meraviglioso, magico, che fonde arte, sport, abilità motorie, socializzazione, mescolanza, contatto col pubblico. È lui il fondatore di Fuma che ‘nduma, espressione piemontese che in sardo si può sintetizzare con un semplicissimo “Ajò”.

Facciamo che andiamo, ha detto Giuseppe Porcu, e loro hanno risposto al richiamo della prima edizione di “Mamatita Festival – La città si fa teatro”. Da ieri hanno trasformato largo Guillot, piazza dei Mercati e altri spazi del centro in grandi palestre all’aperto. Da oggi compariranno qui e lì per le strade di Alghero con una serie di performance a cappello. Alterneranno le loro esibizioni con il calendario dei laboratori che caratterizzeranno tutta la prima parte del festival ideato da Spazio T con Fuma che ‘nduma per la direzione artistica di Chiara Murru, Giuseppe Porcu e Mario Barnaba.

La scuola di circo contemporaneo Fuma che ‘nduma è una delle più importanti realtà italiane di formazione circense contemporanea. Giuseppe Porcu l’ha fondata col siciliano Francesco Sgrò. Oggi si sono aggiunti a loro Riccardo Massidda, anche lui sardo, Teresa Noronha Feio, portoghese, e una squadra di giovani insegnanti cresciuti nella scuola, che attualmente opera in cinque città e conta 400 allievi dai 4 ai 20 anni. Grazie a Mamatita, da qualche giorno Fuma che ‘nduma è a caccia di aspiranti acrobati, giocolieri e clown in giro per Alghero. Merito dei 36 fra i migliori artisti delle fucine piemontesi, che hanno invaso la città con laboratori e spettacoli.

Per la prima volta in città è possibile sperimentare le magiche arti circensi in percorsi strutturati di lezioni da un’ora e mezza ciascuna. I prossimi appuntamenti sono fissati per l’1, 4, 6, 8, 11 e 15 settembre, sempre dalle 18 alle 23. Dai sette anni in su, non c’è alcun limite di età per iscriversi ai laboratori di Acrobatica aerea, Danza contemporanea e di Giocoleria al Mercato civico, o a quelli di Palo cinese, di Equilibri, di Roue Cyr e Clown in piazza Lo Quarter. Ovviamente i laboratori sono divisi per fasce d’età e sono a numero chiuso. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il +393332742858.

Per chi invece volesse sperimentare le arti circensi in maniera meno impegnativa c’è il Circobus, un furgone colorato, stracolmo di attrezzi di circo, con i suoi laboratori gratuiti all’aperto. Il Circobus aprirà sempre dalle 18 alle 22. Il 1° settembre sosterà in largo San Francesco, il 4 settembre a Fertilia e il 6 ancora in largo Guillot. Camminare sul filo, sperimentare la bicicletta con una ruota sola, stare in equilibrio su un Rola Bola, imparare le tre palline sono il sogno un po’ di tutti. È per questo che da ormai venti anni la scuola circense di Giuseppe Porcu e soci offre in centinaia di piazze di tutta Italia a bambini e adulti la possibilità di cimentarsi in quelle arti dal sapore magico e antico. Senza tralasciare il valore pedagogico e lo sviluppo del coordinamento oculo-manuale e dell’equilibrio instabile. Come spiega Porcu, «giocare a fare il circo è abbattimento dei pudori, potenziamento della coscienza di sé, dell’autostima, della concentrazione, è aggregazione». Per questo, sostiene Porcu, «il circo per l’infanzia entra sempre di più nelle scuole e nelle famiglie». Addirittura, «le nostre scuole pomeridiane sono frequentate da 300 allievi – sottolinea – un migliaio di ragazzi frequentano i laboratori del mattino nelle scuole elementari, oltre 10mila all’anno sperimentano con il Circobus le magiche arti del circo, anche solo per un giorno nella vita.

Il circo è cambiato profondamente. Oggi è un’arte che fonde altri linguaggi, dal teatro alla danza, dalla musica alla pittura. Il circo contemporaneo, attraverso il volteggiare di corpi e oggetti, racconta storie, miti, fiabe, tradizioni, paure e desideri. Il circo si sta sviluppando in Italia in maniera vertiginosa e irresistibile, migliaia di bambini entrano in una scuola di circo per sviluppare le proprie abilità psicomotorie o semplicemente per sognare di diventare un acrobata, un clown, un giocoliere. E ora tocca anche ai bambini di Alghero. Di tutte le età.

S.I.