ALGHERO – In questi giorni, con la chiusura di diversi locali e perfino la decisione di mettere la sordina alle Giostre, che di fatto equivale a chiuderle, è ritornata alla ribalta la questione dei “decibel”. Tema tanto caro al WWf locale e di conseguenza all’amministrazione Bruno che ne ha fatto un cavallo di battaglia di questi anni. Dallo “sportello del rumore”, organismo-fantasma, fino alle azioni repressive messe in atto al fine di limitare le emissioni sonore, fino alla oggettiva impossibilità di proporre musica, nei locali. Ed i risultati si sono visti, a parte le manifestazioni targate Meta e Amministrazione, le altre, in capo ai privati, sono quasi finite in silenzio con un’offerta musicale (dunque culturale) sembra al ribasso e spesso di bassa qualità. Sulla questione abbiamo intervistato il consigliere comunale, organizzatore di eventi e architetto Nunzio Camerada
Nella foto e video Nunzio Camerada