ALGHERO – Dall’Udc all’Upc. Cambia solo una consonante, ma non l’esito delle scelte nei confronti di Mario Bruno. Entrambi i partiti di centro, infatti, dopo aver supportato l’attuale Primo Cittadino e avergli permesso di vincere, hanno scelto di passare all’opposizione nel momento in cui si sono resi conto che era impossibile raggiungere gli obiettivi prefissati. E questa, potremmo dire, è una della tante motivazioni, forse la più nobile. Ma non bisogna dimenticare quanto accaduto recentemente (anche a livello umano) con lo Scudo Crociato e pure con l’Unione Popolare Cristiana. Clamorose rotture, dunque, non solo a sinistra, come evidenziato da Maria Graziella Serra [Leggi], ma soprattutto al centro. Dunque, è evidente, che l’anelata ricostruzione del centrosinistra non può certo partire da Bruno e suoi. Senza considerare, come già detto, che è proprio il segretario nazionale Renzi che ha messo una pietra sopra la così detta Unione o se vogliamo Ulivo e dunque sul “Centrosinistra classico”.
Per ritornare ad Alghero, non poteva esserci persona migliore, in questo caso rappresentante politico, che potesse descrivere l’attuale momento politico. Gianni Cherchi, intervistato da Algheronews, è infatti il segretario dell’Upc ovvero quel partito che ha eletto Linda Oggiano e ha fatto approdare in Aula (previe dimissioni concordate per fare l’assessore dello stesso Cherchi) Alessandro Nasone. Colui che, com’è noto, ha salvato col suo voto e presunto legame con una parte minoritaria del Pd, per adesso, il sindaco Bruno. Insomma, come diciamo spesso, per raccontare questi anni ci vorrebbe un libro. Pure voluminoso. Per ora ci fermiamo ad articoli e interviste. Nello specifico con il segretario Cherchi, già assessore e presidente del Consiglio, che, senza fronzoli, mette a nudo Mario Bruno.
Nella foto e video Gianni Cherchi, segretario cittadino dell’Upc
S.I.