ALGHERO – “E’ stata una grande festa democratica, segno di fiducia e di voglia di Pd”. Non può che essere soddisfatto Mario Salis, segretario cittadino del Pd, visti i risultati del tesseramento e dunque iscrizioni alla forza politica da lui guidata. Nonostante gli scontri e la nota diaspora coi bruniani, il Pd, dunque, registra un’impennata tra coloro che vogliono far parte dei dem catalani. Che questo sia legato alla volontà di “scalare” il partito da parte degli esclusi, questo è noto, ma certamente la corrente dei “Popolari-Riformmisti”, facente capo agli onrevoli Giacomo Spissu e Silvio Lai, incassa un ottimo risultato anche rispetto ad altri comuni sardi storicamente a guida centrosinistra.
Al segretario Salis abbiamo fatto alcune domande proprio a commento della chiusura del tesseramento e in vista del congresso di metà ottobre. Ovviamente una delle notizie più importanti è quella che vede ancora fuori dal Pd il sindaco Bruno, i consiglieri eletti in maggioranza e gli assessori. Dunque, niente da fare. A parte qualche parente, supporters e ultras dell’ultim’ora, i rappresentanti politici eletti a sostegno dell’attuale Primo Cittadino sono ancora esclusi dal Partito Democratico. Altro passaggio importante, la conferma, ennesima e anche oramai stucchevole, che il Pd, attraverso i suoi consiglieri Enrico Daga e Mimmo Pirisi, è e resta all’opposizione e non garantirà neanche il numero legale. Dal notaio mai, anche per accordi fuori Rudas, ma non è esclusa la mozione di sfiducia per mettere fine a questa fase che, non solo non da risposte alla cittadinanza, ma non è neanche utile alla sbandierata e anelata “necessità” di ricostruire il centrosinistra.
Nella foto e video il segretario Mario Salis