CAGLIARI – Striscioni a Cagliari, Carbonia, Iglesias, Sassari, Alghero e Oristano con su scritto “Basta suicidi, ribellati e combatti!” sono stati affissi questa notte dai militanti di CasaPound Italia per sensibilizzare la popolazione sul problema dei suicidi che attanaglia la regione Sardegna. “La Sardegna – afferma CasaPound – è la regione Italiana col più alto tasso di suicidi, con circa 20 suicidi ogni centomila abitanti, e questo preoccupante fenomeno non sembra interessare ai nostri amministratori”.
“Le istituzioni hanno voltato le spalle al popolo e non ritengono importante investire alcuno sforzo nel contrastare tutti quei problemi che sempre più spesso colpiscono le frange più deboli -continua CasaPound- così disoccupazione, sfratti, difficoltà ad avere una casa di proprietà, pressione fiscale alle stelle, privatizzazione di beni primari, vengono accantonati a favore di tematiche moderne, foraggiate culturalmente dai diktat dell’Europa delle banche, sicuramente più redditizie”.
“Assistiamo increduli alle proposte in cui la soluzione al suicidio parrebbe essere il sollevare barriere antisuicidio sui ponti storici – prosegue CasaPound – e non ci sorprenderebbe se qualcuno arrivasse a proporre il posizionamento di materassi nei pressi di palazzi oltre i tre piani, vietare la vendita di tubi da collegare alla marmitta o, perché no, dotare le manopole delle bombole di test per valutare il livello di disperazione di chi ne fà uso, il tutto pur di non affrontare seriamente il problema: il disagio sociale che serpeggia nella Regione e di cui la politica ha enormi responsabilità”.
“Con la nostra azione vogliamo ribadire che l’unica soluzione è che lo Stato torni a occuparsi dei problemi reali dei cittadini – conclude CasaPound – ed invitare i cittadini a combattere, affinché chi ci amministra sia costretto a dare risposte concrete a questa emergenza”.
Nelle foto gli striscioni affissi nella notte