ALGHERO – E’ di ieri la comunicazione da parte dell’amministrazione Bruno dell’avvio della terza fase per la sostituzione delle luci storiche presenti ad Alghero con le nuove a led. Una scelta basata sul risparmio economico e efficientamento energetico sicuramente condivisibile e al passo coi tempi ma, come altre decisioni in capo agli attuali governanti connesse all’ambito dell’accoglienza e dunque del turismo, sfuggono dalle normali e minime regole di tali settori. Anche i bambini, infatti, sanno che per rendere più favorevole la frequentazioni di luoghi, privati e pubblici, nelle ore serali e notturne, è necessario avere delle luci più leggere, delicate, calde si dice tecnicamente. Tutti quando andiamo in altre località turistiche amiamo proprio anche il fascino creato da luoghi illuminati ma in maniera non troppo impattante e con tonalità più vicine all’arancio e perfino al rosso, rispetto a quelle verso il bianco o azzurro definite “fredde” proprio per la loro utilità in luoghi di servizi come parcheggi, ospedali e similari, non certo per illuminare vie, piazze e bastioni di un qualsiasi centro storico.
Per offrire anche una spiegazione più precisa riportiamo quanto indicato da un sito specializzato. “La luce emessa da qualsiasi lampadina (a led, al neon ecc.) viene percepita dall’occhio umano con una gradazione di colore. Se questa gradazione tende verso i toni del rosso, la luce viene definita Calda (in inglese warm); se la gradazione tende verso il blu, viene definita Fredda (in inglese cool). Questo colore viene misurato in “gradi kelvin”, ecco perché si parla di “temperatura di colore”. Con le tradizionali lampadine a incandescenza o alogene non si poteva scegliere il colore della luce che la lampadina produceva. Le lampadine tradizionali funzionavano con il passaggio di energia elettrica attraverso un filo che surriscaldava e si tingeva di rosso. Questa incandescenza produceva luce. Dato che le lampadine a Led usano una tecnologia completamente diversa e molto più avanzata, è possibile scegliere il la gradazione di colore che si desidera”.
Insomma, come spiegato bene dal sito masterled.it, oggi si può scegliere. Dunque va bene il led, è giusto risparmiare, ma è normale, ovvio e scontato che il grado di illuminazione deve essere definito in base ai luoghi di riferimento. “Questa estate, oltre le varie problematiche legate ai suoli pubblici, controlli continui sui decibel, pure il posizionamento di queste luci che illuminavano a giorno i nostri tavolini, spesso i clienti ci hanno chiesto spiegazioni che non abbiamo saputo dare”, commenta il titolare di un’attività sui bastioni. Anche in questo caso quello che manca, è oramai evidente, è la conoscenza di certi meccanismi a cui si aggiunge l’arroganza di non ascoltare i consigli della cittadinanza. Ed i risultati, soprattutto in ambito turistico e dell’intrattenimento, sono tristemente sotto gli occhi di tutti. “Basta guardare la foto dell’articolo che avete pubblicato – commenta un commerciante – per far sembrare via Simon una camera mortuaria”.
Nelle foto l’area del porto e via Simon con le luci led fredde che illuminano a giorno il centro storico
S.I.