SASSARI – Primo incontro pubblico giovedì 22 ottobre all’hotel Carlo Felice di Sassari per “Italia Unica”, il movimento politico guidato a livello nazionale da Corrado Passera. Il partito fa così il suo esordio in Sardegna con una serie di iniziative che verranno programmate nelle prossime settimane. Si inizia dalla seconda città dell’Isola: l’assemblea, che prenderà il via alle 17,30, è solo la prima di otto in totale che saranno organizzate in tutti i collegi elettorali sardi. Saranno illustrate nel dettaglio le proposte per la Sardegna ed il posizionamento politico di “Italia Unica”, che punta a dare voce ad un’area liberaldemocratica e centrista e che guarda con molta attenzione a ciò che è rimasto nel centrodestra, dove si assiste ad uno sfaldamento dei partiti finora presenti, a cominciare da Forza Italia. L’obbiettivo è però essere soprattutto alternativi al renzismo ed al partito della nazione che si sta formando. «Vogliamo rappresentare l’area moderata, ma anche le partite iva, gli artigiani, i commercianti, gli studenti, i pensionati e gli insegnanti», ha spiegato mercoledì mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento, il coordinatore regionale Tore Piana, affiancato dai dirigenti provinciali Gianfranco Meazza, Mauro Oggiano, Max Deligios (responsabile giovani) e Gianni Pandino.
«Abbiamo dirigenti in tutti gli otto collegi regionali. Adesso è arrivato il momento di iniziare la fase due, fare conoscere il nostro movimento e quali programmi abbiamo per l’Italia e la Sardegna. Ci avvicineremo ai problemi di ciascun territorio con convegni aperti, come quello di giovedì a Sassari», ha detto ancora Piana. In cantiere ci sono anche altre iniziative, a cominciare dai banchetti, che saranno sistemati in tutte le città capoluogo, per diffondere il programma di Italia Unica.
No a Renzi, ed in particolare all’Italicum. «Siamo contrari al premio di maggioranza alla lista più votata, perché riteniamo vada preferito il premio per la coalizione», è stato inoltre chiarito. «Abbiamo un potenziale bacino elettorale costituito da cittadini delusi. Noi non diamo la colpa agli altri, rifiutiamo il populismo, di qualsiasi tipo esso sia, di Salvini o di Renzi, ed anche dei grillini, che diranno cose serie ma non propongono soluzioni altrettanto serie. Il nostro obiettivo è diventare un partito forte, di alternanza, che guarda alla parte moderata ma anche a quegli elettori di centro oggi sfiduciati», ha aggiunto Gianfranco Mezza. E il Partito Democratico? «I comuni amministrati dal Pd sono fotocopie della realtà nazionale, sono sempre in campagna elettorale, come il governo. E Sassari, che ha da pochi giorni visto risolta, per adesso, una grave crisi politica, non fa eccezione», ha detto Mauro Oggiano.
«Faremo battaglie su tutti i fronti per riportare la Sardegna in un’Italia Unica. A Pigliaru muoviamo una critica ben precisa: non ha avuto la spina dorsale per opporsi al Governo, si è appiattito su tutto, a cominciare dalla sanità. Lo Stato deve invece partecipare alle spese sanitarie. La Sardegna non deve più essere considerata una terra di confine: vogliamo essere forti e portare avanti un’azione politica di riscatto», è stato spiegato durante la conferenza stampa. Trasporti e turismo, su questi occorre intervenire con progetti specifici e soluzioni ormai non più rinviabili, perché da qui può ripartire la Sardegna. Ma ci sono anche proposte ulteriori, tra cui il riordino della rete ospedaliera, la riforma degli enti locali e le città metropolitane.
Nella foto i vertici regionali di Italia Unica