ALGHERO – Oramai, non solo la politica, ma anche le rappresentanze e in generale le categorie sono proiettate verso il futuro. La voglia di uscire da un periodo buio è palpabile. Non è più sufficiente la comunicazione parziale su dati e altro, la realtà è più forte, e dura, della fantasia e del mondo virtuale. Alghero resiste, ma su troppi temi centrali è ancora ferma. Per questo nella ciclica intervista col presidente di Federalberghi e Consorzio Turistico Riviera del Corallo, Stefano Visconti, non abbiamo affrontato solo il tema dei numeri, ma anche quello delle prospettive connesso a questioni tangibili. Nuovi hotel e servizi, riqualificazione del porto e ripresa dell’aeroporto.
La Riviera del Corallo, passati questi anni di empasse che pesano in maniera devastante sulla crescita di tutti i settori rispetto ad altre località regionali, nazionali e mediterranee, deve risalire sulla locomotiva della crescita e sviluppo. Andare oltre l’ordinario e mettere in atto interventi strutturali importanti che passano anche anche attraverso strumenti programmatori come il Puc, Pul, Piano del Commercio e rimessa in moto, non solo per questioni contingenti e di piccolo cabottaggio, delle partecipate e in particolare di colonne portanti come il Parco e l’Area Marina Protetta, oggi praticamente improduttive rispetto alle loro potenzialità.
Per ritornare al tema fondamentale del Turismo, Visconti, come sempre nelle sue analisi lucide e basate sui dati, ricorda ancora una volta che i mesi di luglio e agosto hanno visto, da sempre, Alghero primeggiare. Il problema, che anche i bambini sanno, è allungare la stagione e su cui manca un apporto determinante delle Istituzioni, quelle locali in primis. Solo con 5 o 6 mesi in linea con quelli centrali, a livello di fatturati, arrivi e presenze, si potrà, forse, festeggiare. Per adesso c’è poco da stare allegri, c’è tanto da fare e lavorare per tagliare traguardi possibili, però ancora lontani.
Nella foto e video Stefano Visconti, presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo