“Chimica Verde, coinvolgere tutti”

PORTO TORRES – Il Consiglio Comunale di Porto Torres deve ergersi a protagonista nelle scelte economiche, programmatiche e progettuali che segneranno il futuro dell’area industriale Turritana e del nostro territorio più in generale. È con questo spirito che la Sezione locale del PSd’Az ha valutato le indiscrezioni trapelate dagli organi d’informazione, sul fatto che si stia lavorando ad un nuovo Protocollo d’Intesa sulla Chimica Verde, senza che la massima Assemblea civica della città ne sia messa a conoscenza”. Cosi la segretaria del Psd’Az Porto Torres Ilaria Faedda su uno dei temi centrali per lo sviluppo dell’intero territorio del Nor-Ovest Sardegna: la chimica verde. “Sempre attraverso la stampa apprendiamo di una proposta della Regione Sardegna che mira a spostare i 230 milioni di Euro, a suo tempo destinati alla realizzazione di una centrale elettrica alimentata a bio masse, nel progetto di metanizzazione dell’Isola. Il PSd’Az ritiene che le risorse contenute nel Protocollo d’Intesa del maggio 2011 devono essere rimodulate finanziando progetti, studi e opere di stretto interesse economico e sociale per il nostro territorio”.

“Convinti del fatto che solo le Istituzioni elette dal Popolo hanno titolo e il dovere di pianificare l’ambito territoriale di competenza, su questo tema abbiamo coinvolto anche il Gruppo Consiliare del PSd’Az in Consiglio Regionale, che ha fatto proprie le preoccupazioni e le proposte della Sezione A. Simon Mossa. Con la mozione presentata dal Capogruppo Costantino Ligas, si chiede che il Consiglio Comunale si riappropri del ruolo che gli compete e si sforzi di valutare le idee e le soluzioni che Il Partito reputa inseribili nel testo del nuovo Protocollo d’Intesa sulla Chimica Verde”.

“Il filo conduttore del pensiero Sardista sull’argomento, è quello di fare un ragionamento unico su:
i nuovi progetti energetici proposti da Eni; i forti ritardi nell’assolvimento degli impegni assunti in passato, bonifiche in primis; i danni ambientali derivati dalla presenza dell’ex chimica pesante; l’esigenza di prevedere, tra i progetti che sostanzieranno il Protocollo in discussione, anche interventi, così detti, di compensazione sociale. La richiesta forte rimane quella di evitare che i 230 milioni di Euro prendano strade diverse da quella del territorio di Porto Torres e del processo di riqualificazione e rilancio dell’area industriale Turritana”.

“Nella fase di programmazione e gestione degli interventi che hanno a che fare con il comparto industriale e quello agricolo, il PSd’Az ritiene che non si può fare a meno delle professionalità ed esperienza in capo al Consorzio Industriale Provinciale di Sassari e Consorzio di Bonifica della Nurra. La mozione, infine, tratta le ipotesi di utilizzo delle somme che sostanzieranno il nuovo Protocollo d’Intesa sulla Chimica Verde, che vanno dal: concorrere nel progetto di revamping e ammodernamento del depuratore consortile, alla realizzazione di un nuovo depuratore che tratti esclusivamente le acque bianche e di prima pioggia, all’effettuazione di studi e ricerche che portino a “sistema” l’utilizzo della risorsa acqua, fino alla realizzazione di un dissalatore per usi industriali e civici”.

Nella foto la segretaria del Psd’Az Ilaria Faedda

S.I.