ALGHERO – “Nel mese di ottobre la maggior parte delle strutture ricettive classificate concluderanno la propria stagione. Non entriamo nel merito delle questioni relative all’andamento delle presenze e dei fatturati ma desideriamo portare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle difficoltà che stanno attraversando tutti quei lavoratori stagionali che si stanno iscrivendo alle liste di disoccupazione”. Cosi i partiti UPC, UDC, Patto Civico Alghero, NCD e Psd’Az riguardo il tema dei lavoratori stagionali che sono la maggior parte di quelli del Comune di Alghero.
“Negli ultimi due anni la norma ha modificato, in peggio, sia le condizioni economiche sia le pratiche ed i passaggi da effettuare siall’ufficio del lavoro sia attraverso i patronati e i vari CAAF. In questi giorni si sono aggiunti ulteriori disagi che riteniamo incomprensibili che ledono la dignità dei lavoratori e che generano non poche insicurezze in essi. Infatti, oltre alle elaborate modalità di iscrizione alle liste di disoccupazione, il personale dell’ufficio del lavoro dedicato all’espletamento di queste pratiche risulta essere ridotto con addirittura una imposizione di orario delle attività che dà risposte solo fino alle 12,00. A causa di questa riduzione del personale preposto il lasso di tempo per poter presentare la propria domanda di disoccupazione si restringe in maniera sensibile costringendo molti stagionali a fare la fila dalle 5 del mattino per avere la certezza di poter espletare tutte le pratiche e poter poi con il foglio di avvenuta iscrizione andare presso il proprio CAAF, patronato o consulente di fiducia per effettuare le comunicazioni telematiche come da norma.
“Riteniamo che questa sia un’inefficienza da colmare il più presto possibile, anche perché questo non è l’unico adempimento che i lavoratori stagionali sono chiamati ad ottemperare, fra questi il dover farsi vidimare dalla propria banca un documento che confermi che l’IBAN indicato per ricevere il pagamento per gli importi dovuti appartenga all’effettivo beneficiario; questo documento deve poi essere presentato agli uffici dell’INPS per completare tutti i passaggi. Un vero e proprio salto ad ostacoli dove il tempo è tiranno, e dove ogni giorno di ritardo può significare un giorno in meno di retribuzione cosa che, in un periodo di grandi ristrettezze economiche, è opportuno evitare”.
Nella foto Gianni Cherchi segretario cittadino dell’Upc
S.I.