ALGHERO – Una delle tante progettualità attese per il rilancio del territorio è la riqualificazione del porto di Alghero. Un tema che ha rischiato di finire nel dimenticatoio. Sia per la mancanza di una regia politica locale all’altezza che potesse comprendere il valore di questa infrastruttura, sia in termini sociali che economici e dunque di posti di lavoro, che per l’inerzia delle Istituzioni regionali. Per fortuna i due attori principali oggi ancora in corsa, Consorzio del Porto di Alghero e Marina di Alghero, non hanno mollato e dopo un periodo in cui erano messi in antitesi, anche per alcune incomprensioni cavalcate da certa politica, hanno finalmente fatto sintesi. La strada è ancora lunga e il rischio di nuovi ostacoli è sempre dietro l’angolo, ma almeno c’è l’importante novità che i due soggetti privati si stanno confrontando e andranno a produrre un unico progetto di riqualificazione unico. Questo sarà sottoposto all’attenzione della Regione che ne valuterà la bontà, riconoscendo questa volta, si spera, “l’interesse pubblico” e anche il diritto di prelazione nella gara che comunque dovrà essere attuata.
Insomma si vede una luce in fondo al tunnel e per Alghero non può trattarsi che di un ottima notizia. I tempi non sono certo brevi, ma se tutto va bene entro due anni dovrebbero iniziare i primi lavori di sistemazione, ammodernamento e crescita dello scalo marittimo principale della Riviera del Corallo. Di questo e di tanto altro, in particolare dello sviluppo del settore della nautica e delle sua potenzialità, abbiamo parlato col presidente del Consorzio, Giancarlo Piras.
Nella foto e video Giancarlo Piras