ALGHERO – Stati generali di Forza Italia a rapporto. Non (solo) per l’avvicinarsi della cruciale e attesa scadenza elettorale delle politiche (si voterà tra fine febbraio e primi di marzo), ma soprattutto per portare avanti una battaglia la cui bandiera ha impresso il volto di un politico di razza: Salvatore Cicu. Il tema è centrale. Lo era, ma oggi vista l’aria che tira in Europa (Catalogna docet), lo è ancora di più. Marco Tedde, Oscar Cherchi, Alessandra Zedda, Pietro Pittalis e Antonello Peru, tutti consiglieri regionali forzisti, ieri, a Sassari, nel Palazzo della Provincia lo hanno spiegato bene. Ma è stato, com’era prevedibile, lo stesso Cicu a spiegare quanto la Sardegna debba rialzare la testa e iniziare a non vedere solo fantasmi e farsi amici. Si, perchè solo in un grande progetto (legislativo) sarà possibile uscire dal “medioevo” in cui è piombata l’Isola.
Non è un’esagerazione. Basta vedere l’ennesima bocciatura della Continuità Territoriale realizzata dalla Giunta Pigliaru che crea dei gravissimi disagi al movimento di passeggeri e merci. E soprattutto nega il principio di mobilità assicurato a tutte le popolazioni. Ma per gli onorevoli azzurri non è necessario mettere in atto azioni clamorose e modifiche della costituzione, ma basterebbe che lo Stato rispettasse i principi d’autonomia già esistenti. Insomma, invece di abbaiare alla luna, i governanti regionali dovrebbero, almeno, ottenere quanto dovuto. A margine del convegno di Forza Italia che ha visto una grande partecipazione di pubblico e molto interesse visti i temi toccati, abbiamo intervistato l’eurodeputato Salvatore Cicu.
Nella foto l’incontro di ieri a Sassari