ALGHERO – E’ la sfida delle sfide, almeno in politica. Da tempo si combattono, scontrano, lottano. Una carriera piuttosto simile anche se con risvolti, almeno ad oggi, differenti. Ma entrambi da Alghero sono approdati nella massima assise regionale. Raggiungendo, in questo modo, lo status ambito da ogni politico ovvero quello di “onorevole”. Sono Marrio Bruno e Marco Tedde. Il primo di origine democristiana, il secondo socialista. L’attuale sindaco ha contribuito a fondare il Pd passando per Progetto Sardegna (creatura di Renato Soru), mentre Tedde dopo l’esperienze in consiglio comunale è stato Primo Cittadino due volte con Forza Italia e oggi siede nell’Aula di via Roma a Cagliari.
Ma, dopo tanti anni di presenza sulle scene pubbliche, rischiano di trovarsi faccia a faccia. L’occasione affinchè questa sfida possa palesarsi potrebbe essere offerta dalle prossime elezioni nazionali. E questo per diversi motivi. A partire dal fatto che fare il Parlamentare è il massimo per chi fa politica. Poi, ovvio, ci sono da considerare le aspirazioni di ognuno e anche le situazioni personali e quelle legate alla propria area politica. Condizioni differenti che però potrebbero vedere entrambi i nomi presenti nella scheda elettorale del 4 marzo (data ancora da ufficializzare).
Mario Bruno, dopo quasi 4 quattro anni travagliati e ricchi di problemi, politici e amministrativi, ha deciso di dimettersi. Questo per riuscire a fare finalmente pace col Partito Democratico. Dopo il congresso di sabato, nonostante le belle parole e acclamazioni, poco o niente è cambiato. O meglio, qualcosa è successo: Bruno ha (per alcuni, finalmente) deciso di mettere fine alla telenovela. O il Pd entra in maggioranza, col suo simbolo, due consiglieri e indicazioni nei posti di governo, e dunque si assume anch’esso le responsabilità di amministrare fino a fine mandato, oppure “game over”. C’è la finestra delle politiche e poi, male andando, le regionali subito dopo uno anno (febbraio 2019).
Discorso diverso per Marco Tedde. Oggi si trova in Consiglio Regionale, ma all’opposizione. A detta di tutti sta svolgendo, anche in questo ruolo, un’azione di alto livello finalizzata a tenere alta l’attenzione per le istanze del territorio del Nord-Ovest dell’Isola. Però, c’è sempre un però. Il vento tira sempre più forte verso l’area di cui lui, almeno territorialmente, lui è leader. L’occasione per fare il salto oltre Tirreno è ghiotta. E forse, anche, irripetibile. Inoltre, in vista delle elezioni locali e regionali, potrebbe aprirsi la strada per altri. Qualcuno che scalpita, del resto, non manca. Certamente, come dicono in molti, Tedde, vista anche la chiusura dei mandati cittadini e isolani, sarebbe molto più utile a Cagliari.
Il duello è possibile. Certo ci sono tanti dettagli, piccoli e grandi, che andranno ad influire sulle scelte. A partire da chi redige le liste per le candidature. Dispute e contese sono dietro l’angolo. Di sicuro Alghero merita di avere un parlamentare eletto. Se possibile tra i banchi di chi governa. E’ finito, o almeno lo dovrebbe esserlo, il tempo di “portare acqua” a candidati fuori Rudas. Bruno e Tedde, vista anche l’esperienza, potrebbero rappresentare al meglio la bandiera della Riviera del Corallo anche in Parlamento, ma non è detto che spetti ad altri. I giochi sono aperti e sullo sfondo la sfida delle sfide inizia a (ri)prendere corpo.
Nella foto Marco Tedde e Mario Bruno
S.I.