ALGHERO – “In un periodo in cui impazzano i referendum per proclamare chi l’indipendenza, chi l’autonomia speciale, crediamo sia opportuno parlare di referendum di liberazione. E’ una conclamata dichiarazione di guerra al nostro territorio quella che a suo tempo venne fatta dall’ allora assessore regionale ai trasporti Deiana e dall’ancora presidente Pigliaru quando, con le complicità locali dei sindaci di Alghero e Sassari consentirono lo smantellamento delle attività di Ryanair ad Alghero e la successiva vendita di Sogeaal”. Cosi i movimento e partiti atto Civico, Psd’Az, NCD, Udc, Upc rispetto ai diffusi e gravi problemi nel trasporto aereo da e per la Sardegna.
“I proclami dei vari esponenti del PD regionale, cioè che si sarebbero trovate ben più interessanti alternative cozzano con il deserto desolato del’aeroporto di Alghero, i cui nuovi traguardi vengono oggi rivisti al ribasso con gli evviva per avvenute certificazioni e non per gli avvenuti incrementi di traffico e passeggeri. E si eviti di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica con dei segni positivi registrati quest’anno rispetto al 2016, perché la vera crescita che occorrerebbe celebrare è quella sui traffici passeggeri del 2015.
“I danni derivati dalle cannonate sparate sul nostro territorio li riveliamo oggi con una continuità territoriale che non consente nemmeno un collegamento tra Alghero e l’isola del La Maddalenetta, figuriamoci con Milano e Roma, men che meno con altre destinazioni italiane, e ancor meno con quelle europee. Oggi sentiamo di accordi tra Blueair e Alitalia per far fronte al pasticcio della nuova continuità. Ciò che chiede il territorio sono sviluppo e certezze e non soluzioni tampone”.
“A questi scienziati se ne aggiungono di nuovi, i quali scoprono, con tanto di analisi e dettaglio che la permanenza media a gennaio è drammaticamente inferiore a quella di agosto. E ci sentiamo perfino proporre bandi per la destagionalizzazione, come se fossero solo i collegamenti aerei e non anche le motivazioni da tradurre in prodotti turistici su cui pianificare e basare una offerta turistica finalmente moderna, che veda nei collegamenti aerei e navali e le strutture ricettive come corollario all’elemento fondamentale: il motivo per cui si sceglie di andare in vacanza”.
“Per queste ragioni, sarebbe opportuno che ad Alghero e nel nord ovest della Sardegna si avvii un percorso per fare un referendum per dichiarare la liberazione dai governanti regionali del PD e dai sindaci di Alghero e Sassari, loro complici, imponendo loro vere dimissioni”.
Nella foto Stefano Lubrano, Mario Conoci ed Emilano Piras
S.I.