CAGLIARI – “La Cisl Sardegna, la Siad e la Fendres – Safor manifestano il loro dissenso su una ipotesi di rinnovo del contratto collettivo regionale di comparto e la Regione Sardegna, in modo subdolo, convoca un tavolo per approvare quel contratto tenendo all’oscuro proprio le sigle sindacali contrarie”. Così il Vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde – Sembra il racconto di una marachella commessa da bambini discoli, invece no. Si tratta del comportamento che la prima istituzione regionale, cioè la Regione Autonoma della Sardegna, ha avuto nei confronti di alcune organizzazioni sindacali tra le più rappresentative al livello nazionale”.
“Cisl Sardegna, Siad e Fendres – Safor sono state costrette a ricorrere al giudice del lavoro per far valere i loro diritti e far dichiarare l’antisindacalità delle condotte assunte dalla Ras. Il processo non ha avuto neppure il tempo di svolgersi – precisa il consigliere regionale algherese – in quanto la Regione dopo l’avvio del processo ha ritirato l’accordo sul contratto collettivo regionale di comparto passato con l’esclusione delle organizzazioni sindacali dissenzienti, ha ammesso il comportamento antisindacale e ha chiesto al giudice di dichiarare la cessazione della materia del contendere. Una retromarcia che non ha evitato alla Regione Sardegna la condanna al pagamento delle spese di lite con i soldi dei sardi”.
“Quando ho letto gli atti – attacca ancora l’ex Sindaco di Alghero – non riuscivo a credere che le violazioni contestate fossero riconducibili alla più alta istituzione regionale che è riuscita a degradare il rapporto con soggetti detentori di fondamentali diritti costituzionali a pratiche di raggiro levatine. Mi auguro che il Presidente Pigliaru – conclude il consigliere regionale di Forza Italia – possa fornire una risposta all’interrogazione da me presentata oggi a Cagliari su quanto accaduto e sulle motivazioni del grave comportamento antisindacale da parte della Regione che comporterà a carico dei sardi il pagamento delle spese processuali.”.
Nella foto gli onorevoli azzurri Zedda e Tedde
S.I.