Il Milese vince. Batosta per Bruno

ALGHERO – Come si usa dire in Italia: la Giustizia è lenta, ma arriva sempre. E così sembra essere anche per le prime sentenze relative a quella che era stata battezzata “la guerra dei tavolini”. Anche se la memoria collettiva è piuttosto corta e labile, non sarà facile dimenticare il famigerato “regolamento dei suoli pubblici” che ancora oggi, a distanza di tre anni, sta creando problemi al comparto.

“La chiusura dell’esercizio è da considerarsi illegittima in quanto viziata da eccesso di potere e da un falso presupposto”. Queste le parole dal Tar che condannano il Comune rispetto alla decisione di chiudere la nota focacceria di Alghero “Il Milese” a seguito di un presunto mancato rispetto della normativa vigente. [La riapertura del Milese]

Gli avvocati Stefano Carboni e Antonio Maria Lei hanno dimostrato che l’attività commerciale non era in torto, anzi. Infatti a seguito di tale sentenza la parte pubblica dovrà pagare le spese legali. Una batosta non solo formale, ma anche sostanziale anche perchè andrà a modificare anche le tante azioni legali che vedono in posizioni opposte bar, ristoranti e amministrazione Bruno.

Ma non solo. Infatti le brutte notizie non sono finite qui. Per quanto riguardo gli aspetti penali sono state individuate due gravi ipotesi di reato: abuso d’ufficio e tentata estorsione. Questo a seguito della richiesta, riferita da Sonya Fiori, titolare de “Il Milese”, di partecipare ad un incontro a Sant’Anna, alla presenza dell’amministrazione, senza la presenza del suo avvocato. Un passaggio apparentemente non di poco conto, ma che invece potrebbe aprire nuovi cupi scenari qualora le accuse venissero confermate.

Per ritornare alla sentenza del Tar, per scelta della linea difensiva, in base all’articolo 28 della Costituzione, la richiesta per il pagamento dei danni, che arriverebbe ad ammontare ad oltre 50mila euro, non sarà presentata nei confronti del Comune ma direttamente nella responsabilità personale del sindaco e del dirigente del settore competente. E per chiudere, a cascata, il Giudice di Pace andrà ad annullare i quattro verbali e altre spese che erano a carico dell’attività. Insomma una bastonata senza precedenti per l’ente pubblico locale e per i suoi amministratori che, del resto, proprio sulla “guerra ai tavolini” avevano posto grandi sforzi e attenzioni. Ma i risultati sono, com’è evidente, pessimi. E non solo per le prime sentenze negative che stanno arrivando, ma per un generale caos nel settore.

Nella foto Il Milese

S.I.

L’INTERVISTA DEL 23 GIUGNO CON LA TITOLARE DE “IL MILESE”