ALGHERO – Come riferito da più parti, il Nord-Ovest della Sardegna sembra oramai il “nuovo” Sulcis della Sardegna. Ma se quest’ultima area ha visto un naturale processo di declino (anche se gestito malissimo a danni dei lavoratori e dunque popolazione indigena) dovuto al tramonto dell’industria e ai noti costi dell’energia, l’ex-Provincia di Sassari, pur possedendo una vera miniera d’oro, ha imboccato un tunnel che pare senza via d’uscita. In periodi di famigerata “spending review” parlare ancora di province appare anacronistico, ma così non è.
A parte il fatto che in primavera si voterà in tutta Italia (nuovamente) per le province, stesso discorso potrebbe accadere per la Sardegna in cui dovrebbero essere ripristinare quelle “storiche”. Nel frattempo c’è la Rete Metropolitana. Per alcuni un organismo vuoto e creato per dare un contentino rispetto alla ben più ricca Città Metropolitana individuata a Cagliari, ma, in questo momento, anche tale “Rete” (seppur oggi ancora piuttosto effimera) sarebbe un’occasione per cercare di intercettare quanto messo a disposizione dalla Regione.
E in questo momento proprio il ruolo di vice-presidente è del sindaco Mario Bruno che, però a breve dovrebbe lasciare per indicare un altro consigliere comunale. La guida è in seno al sindaco di Sassari Sanna che, anche per problemi legati alla sua città, è evidente che non riesce a seguirla. Per questo sarebbe importante avere dentro quell’organismo una persona capace e attiva almeno per salvare il salvabile rispetto alle tante questioni aperte del territorio. Ma non solo, vista la condizione di difficoltà del Nord-Ovest della Sardegna anche il consigliere regionale Marco Tedde insieme ai sindaci e a qualche suo collega del territorio, oltre anche ad almeno una rappresentanza del mondo produttivo, potrebbe essere il riferimento di un “gruppo di lavoro” che verifiche la bontà delle iniziative a favore della Rete Metropolitana facente capo al sassarese.
Insomma, come detto, il tempo è finito [Leggi], occorre che la politica, al di là degli steccati, faccia qualcosa di concreto per difendere le istanze di questa zona della Sardegna. Le potenzialità ci sono tutte, ma per tanti motivi (molti riferibili a pecche degli stessi rappresentati), l’ex-Provincia di Sassari è in pieno declino. Occorre, anzi urge, uno scatto d’orgoglio. La guida della Rete Metropolitana, in qualità di vice-presidente, assegnata ancora ad un algherese (spetta ad un consigliere comunale ovviamente di centrosinistra) potrebbe essere un’occasione così come la collaborazione con un-ex-sindaco, oggi consigliere regionale, qual è Marco Tedde, oltre che con sindaci esperti come Mario Bruno e Franco Cuccureddu. E’ il momento di unire e non dividere per il bene di un territorio, ripetiamo, potenzialmente ricchissimo, ma oggi, anzi da tempo, troppo in affanno e vicino al baratro.
Nella foto il Consiglio Comunale di Alghero
S.I.