ALGHERO – “Ripetete una bugia, cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Questo aforisma attribuito a Joseph Goebbels , uno dei più importanti e fanatici gerarchi del regime nazista é talmente attuale che continua ad essere utilizzato da chi gestisce il potere per manipolare le menti delle persone sulle quali si voglia influire”. Cosi il Vice coordinatore regionale di Energie per l’Italia Presidente di Azione Alghero sul tema del turismo e dei problemi connessi a questo settore.
“Non é casuale perciò la stretta relazione tra il potere e i mezzi di comunicazione di massa, utilizzati per forgiare l’opinione pubblica. Qualcuno, in questi ultimi tempi, usando a piene mani alcuni media, sta cercando di convincere i sardi , ma in particolare i residenti della nostra area che i problemi derivanti dalla crisi dellAeroporto di Alghero derivino da una incapacità del territorio di esercitare quell’attrattivitá, quell’appeal che altri territori invece mantengono elevati. C’é un fondamento di verità, e bisogna certamente correre ai ripari, come ho avuto modo di evidenziare in precedenti interventi, ma questa ragione non può e non deve far archiviare la questione così semplicisticamente come qualcuno vorrebbe. Il messaggio che costoro cercano di far passare é questo: Ryanair era un male! Per fortuna ci siamo liberati del suo monopolio e delle sue catene!”
“Tutto questo per giustificare precise scelte della maggioranza in Consiglio Regionale a guida Partito Democratico difese ancora oggi strenuamente da tutti i responsabili. Giusto per fare memoria e non dimenticare: le scelte sono state quelle di interrompere il sostegno ai voli low cost, nonostante le norme dell’Unione Europea lo consentissero, determinando la conseguente cancellazione di buona parte dei collegamenti aerei e il crollo dei passeggeri. I devastanti effetti economici e sociali sono davanti a tutti. Non si dimentichi che contestualmente buona parte di quel traffico low cost si è spostato sull’aeroporto di Cagliari. La politica regionale del PD di Pigliaru e Deiana e delle sue articolazioni nazionali e locali é riuscita a far regredire in pochissimo tempo un intero territorio, causando un disastro che neppure il più pessimista degli economisti avrebbe potuto prevedere”.
“Quell’ l’investimento pubblico di pochi milioni di euro destinati al sostegno dei low cost, bazzecole rispetto a quanto la Regione continua a spendere per mantenere in piedi meccanismi molto meno virtuosi, generava un effetto moltiplicatore di ricchezza di tale rilevanza che, giova ricordarlo, venne valutato in maniera positiva dalla stessa Commissione Europea chiamata ad esprimersi in proposito. E aspetto non secondario: quelle risorse pubbliche tornavano moltiplicate nelle casse regionali sotto forma di IVA e altre imposte generate dal denaro speso dai turisti”.
“Oggi il Partito Democratico e i suoi alleati devono cercare in tutti i modi possibile di rimuovere dalla mente dei sardi le vere cause e i veri responsabili di questo disastro, costituito dalla distruzione del “ modello Alghero” che aveva generato un’economia territorialmente diffusa anche nei piccoli centri dell’entroterra, democratica, che aveva consentito a migliaia di persone di creare e gestire piccole attività legate ai nuovi flussi turistici di affrancarsi e avere un reddito e ai sardi di poter finalmente viaggiare per l’Europa a prezzi sostenibili, con collegamenti che hanno garantito la vera continuità territoriale”.
“Ecco allora che l’ aforisma “Ripetete una bugia, cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità.” diventa la zattera sulla quale un partito in calo di consensi e nel tentativo di rifarsi una verginità cerca disperatamente di salire in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Ci stanno provando da tempo in molti con dati strampalati e inattendibili sulla crescita degli arrivi aeroportuali e dei flussi turistici , perseverano e rilanciano con questa nuova campagna di “ distrazione di massa”. C’è soltanto da augurarsi che il sardo, di qualunque Comune: algherese, sassarese, castellanese o bosano che sia, non cada nell’abile tranello e sappia trarre le proprie conclusioni”.
Nella foto Marco Di Gangi
S.I.