ALGHERO – Non c’è pace per la questione “suoli pubblici”. Dal momento dell’approvazione del regolamento, ideato presentato dall’allora assessore Lampis, i problemi non sono diminuiti, ma aumentati. Certo, non è che prima tutto filasse liscio come l’olio, ma fa specie che proprio la porzione politica che denunciava l’invasione di tavolini (ovvero la sinistra), una volta al potere ha moltiplicato la presenza degli stessi con un’evidente condizione critica in molto porzioni della città. Senza considerare i continui cambi normativi che causano il principale ostacolo per chi fa impresa: l’incertezza.
In questi giorni si stanno definendo le nuove concessioni. Sembra che, anche per arginare tale disordine, si voglia ritornare al “pugno di ferro” o comunque, quasi, contingentare tali concessioni. Del resto sembrano lontani secoli i tempi in cui partiti e politici che oggi governano (direttamente e indirettamente) Alghero lamentavano l’esproprio privato di strade e piazze, soprattutto nel centro storico. Oggi non si può più fare finta di niente e giusto mettere ordine. Ma questo non significa, come stava per accadere per esempio lungo i bastioni, di diminuire gli spazi esterni per le attività per questioni di “lana caprina” come la copertura o meno del basalto che riveste la pavimentazione del centro storico.
Come sempre e come per tutto, cosa che spesso manca, occorre buon senso e soprattutto, un passaggio che nel prossimo futuro dovrà essere al primo posto dei futuri amministratori, avere capacità, esperienza e conoscenza per normare luogo per luogo. Quasi attività per attività. I tempi di calare dall’alto dei “piani” in un territorio vasto e complesso come quello di Alghero sono finiti. Nel frattempo in settimana ci saranno le “conferenze di servizi”, giudicate dall’opposizione di Forza Italia come utili solo a fare da scaricabarile e non prendersi le proprie responsabilità, per assegnare le varie concessioni. Come detto, la speranza è che, in linea coi dettami vigenti, prevalga il buon senso, altrimenti, vista la crisi diffusa, l’assenza di voli in bassa stagione, saranno in molti a non poter più aprire a pieno regime.
Nella foto una parte dei bastioni di Alghero
S.I.