ALGHERO – Continua una sembra più noiosa, se non addirittura altro, tiritera che vorrebbe come difensori della natura e del territorio solo una (piccola) porzione di persone raccolte in alcune associazioni ambientaliste che, volta per volta, si fanno sentire sui vari temi. Non ultimo quello dei problemi causati dalla fauna selvatica. Difficile pensare che i residenti nelle adiacenze del Parco di Porto Conte, e dunque delle borgate, siano diventati tutti dei pericolosi carnefici assetati di sangue. Più realistico considerare, purtroppo, i numerosi e gravi danni causati ai terreni colti. Problema che si aggiunge a quello della siccità oltre che alla mancanza di provvedimenti urbanistici utili a superare le maglie del Ppr di Soru.
Insomma un quadro non certo roseo che contempla pure la possibilità dell’abbattimento di alcune specie, come anche i daini. “La scelta di immettere questa specie animale nel nostro territorio è stata sbagliata – commenta il capogruppo del Pd, Mimmo Pirisi – immettere i daini in una area non loro ha portato solo danni in più non si riusciti a controllare la nascita”, e ancora, “non prevedendo alcune abbattimento il risultato è stato quello di una crescita esponenziale”:
Capita, sempre più che vengano distruggendo le zone agricole pre-Parco. “Si è finalmente riusciti ad avere ora questa autorizzazione all’abbattimento controllato e bisogna proseguire su questa strada – e chiude Pirisi – sarebbe opportuno considerare il fatto anche di sostituire tale specie con quella autoctona del cervo sardo, ma per adesso, intanto, vanno arginati i danni all’agricoltura”.
Nella foto alcuni daini
S.I.