ALGHERO – Affollata assemblea dell’aula del Consiglio Comunale dei pescatori di Alghero e delle marinerie organizzate, alla presenza del sindaco Mario Bruno, dell’assessore allo Sviluppo Economico Ornella Piras, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Raimondo Cacciotto, dell’assessore regionale all’agricoltura Caria e dei funzionari dell’assessorato regionale e dei consiglieri regionali Valerio Meloni e Luigi Lotto oltre ai consiglieri comunali Mario Nonne e Mimmo Pirisi.
Il confronto, però, non ha portato sostanzialmente alla risoluzione delle problematiche delle marinerie, ma è servito per prendere un sostanziale impegno a risolvere nelle prossime settimane tutte o almeno in parte le richieste dei pescatori algheresi che pagano da una mancata unità di intenti tra gli stessi operatori (piccola e grande pesca) e una difformità di trattamento con le altre marinerie sarde e con il resto d’Italia che a causa delle disomogenee leggi del settore tra sardegna e resto d’Italia causano problemi ai pescatori locali e romane. Sul tema, il capogruppo del pd, Mimmo Pirisi, ha ricordato che la Regione “dovrebbe ripensare ai distretti di pesca che vuol dire che in base alla morfologia dei mari nelle varie zone plasmare norme adeguate per ottemperare alle varie esigenze delle marinerie”.
Irrisolto anche il problema della pesca della aragosta (tempi diversi tra Sardegna e resto d’Italia) e pesca a strascico oltre che alle rappresentanze nel comitato pesca regionale dove non sono rappresentati i pescatori a causa della legge che individua le figure all’interno del comitato stesso (sarà necessaria una modifica della legge). E’ stato deciso che continuerà il confronto tra le parti già dalle prossime settimane in assessorato e nel caso anche ad Alghero. Da segnalare che, vista la condizione critica del comparto e le difficoltà che attravesano i pescatori, non sono mancati alcuni momenti di tensione tra i pescatori e i funzionari dell’Assessorato.
Nella foto l’incontro in via Columbano sulla pesca di ieri pomeriggio
S.I.